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Ambientalisti e tunnel

Ambientalisti e tunnel

LETTERA AL GIORNALE Su Gazzetta d’Alba del 16 novembre, è posto in molta evidenza il parere di una associazione ambientalista relativamente al percorso dell’autostrada Asti-Cuneo, l’eterna incompiuta.

Io preferisco dare giudizi solo quando conosco il problema e cerco di essere coerente con me stesso. Mi pare che altrettanto non si possa dire dei cosiddetti ambientalisti, che danno l’idea di essere contrari a tutto per principio. Ricordo benissimo. Percorso dell’Asti-Cuneo tratto Verduno, la prima idea prevedeva proprio il tunnel. Insorsero gli ambientalisti non so se gli stessi di oggi o altri: no è uno scempio, si dovrebbero realizzare delle discariche per il materiale estratto e potrebbe anche esserci dell’amianto. Ma allora, la volete cotta o la volete cruda? O dobbiamo tornare a vivere nelle caverne?

Anche la circonvallazione di Demonte sta vivendo una vicenda simile. Questa volta però per colpa del Ministero dei beni culturali. Mi piacerebbe avere dalla Sovrintendenza del Piemonte, certamente chiamata in causa dal Ministero una risposta a queste domande: quanti volumi sono stati scritti, quanti studi, quanti seminari sono stati organizzati sui resti del forte della Consolata? Quante persone, quante visite guidate ogni giorno vanno a visitare i resti del forte? Quanto è il ricavato della vendita dei biglietti per la visita ai resti del forte? Attendo fiducioso.

Gianni Carnevale, Bra

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