Roddi: cantiere da due milioni nel castello del tartufo

Il castello di Roddi è terzo snodo per il tartufo bianco
L'accordo di programma tra Comune e Regione per finanziare i lavori è stato siglato a febbraio.

RODDI Chiudere per poi riaprire con interessanti novità che miglioreranno l’esperienza del visitatore. Il castello del tartufo e della cucina cala il sipario per ripresentarsi tra qualche mese ancora più innovativo. I lavori, per un importo di due milioni e 50mila euro riguardano il quarto lotto e sono il frutto di un accordo di programma stipulato all’inizio dell’anno tra la Regione (che ha stanziato due milioni di euro) e il Comune (50mila euro). Gli interventi saranno diretti da un pool di professionisti dello studio di architettura Perino Claudio di Torino e saranno eseguiti dalla ditta Aldo Barberis. Si interverrà in numerose parti del maniero: la manica centrale, l’area sensoriale e la cucina del tartufo, la sala dei trifolao e la biblioteca della cucina, mentre gli spazi esterni (il campus per la ricerca del tartufo) saranno valorizzati dall’Università dei cani da tartufo fondata nel 1880 e guidata dal rettore Barot IV, Gianni Monchiero.

Il neosindaco Roberto Davico porta volentieri avanti il lavoro avviato dall’Amministrazione precedente: «Il quarto lotto è un nuovo e importante tassello per il nostro castello. Stiamo lavorando su progetti innovativi per l’utilizzo di questi locali, in cui l’elemento trainante sarà sempre il tartufo. Si tratta di luoghi perfetti per le future iniziative, anche in collaborazione con le associazioni del territorio. Anche gli spazi esterni sono importanti: basti ricordare l’Università dei cani da tartufo, attualmente attiva. Offriremo al turista che ama il tartufo una nuova opportunità di apprezzare questo dono prezioso delle Langhe, senza snaturare la storicità del castello, in cui tradizione e innovazione si uniranno per far vivere esperienze molto interessanti».

Se da una parte si sta creando attesa sulle migliorìe che porterà il quarto lotto, il sindaco è già determinato nel pensare al quinto e ultimo lotto: «Un punto importante del nostro programma amministrativo è riuscire a completare la ristrutturazione del castello entro i prossimi cinque anni. Stiamo già pensando al cuore del maniero, il mastio, dove suggestione ed emozioni racconteranno come si è sviluppato il nostro castello, in quello che io definisco un luogo “museo di sé stesso”. Forti dell’esperienza, della fiducia con la Regione e del lavoro fatto dall’Amministrazione precedente di Lorenzo Prioglio, siamo ottimisti per i futuri incontri su questo progetto, che speriamo avvengano presto».

Livio Oggero

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