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Cirio intervistato da Rainews: l’obbligo di tampone contraddice il lavoro fatto

«Vaccinatevi con fiducia», l'appello di Alberto Cirio mentre riceve la seconda dose

TORINO «Sono mesi che spieghiamo alla gente di vaccinarsi per evitare il tampone, perché così indossa una corazza per sé e per gli altri. Imporre il tampone in maniera generalizzata rischierebbe di minare questo messaggio. E rischia di non essere la soluzione giusta». C’è anche Alberto Cirio tra governatori perplessi sull’obbligo di test per vaccinati o guariti dal Covid di cui si sta discutendo. «Che il tampone diventi misura ordinaria per un vaccinato con super green pass per vivere la propria socialità contraddice tutto il lavoro fatto», aggiunge il presidente della Regione Piemonte parlando nella mattinata di martedì 21 dicembre ai microfoni di Rainews 24.

«Io credo che la parola d’ordine sia sempre vaccinare», aggiunge Cirio. «In Piemonte oggi registriamo il 60% di positivi in più rispetto all’anno scorso, ma c’è un sesto della occupazione ospedaliera. Dico dunque che la corazza c’è, si chiama vaccino e lo dimostra la scienza. La mia Regione continua a essere la prima in Italia per terze dosi già inoculate e il fatto che siamo in zona bianca credo sia la dimostrazione che aver vaccinato tanto, bene e in fretta ci ha protetto di più».

«Convincere è meglio di costringere»

«In Piemonte ho sempre interpretato la filosofia secondo cui convincere è meglio di costringere e abbiamo avuto risultati importanti. Ad agosto erano circa 800mila gli over 12 che non avevano aderito alla campagna vaccinale, oggi sono circa 480mila. Vuol dire che da agosto a oggi più di 300mila piemontesi sono andati a fare la prima dose». Lo afferma ai microfoni di Rainews il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio. «I piemontesi che ad agosto non erano ancora vaccinati non sono no vax, sono persone che avevano paura – aggiunge il governatore – e le persone che hanno paura vanno abbracciate, vanno prese per mano, vanno convinte coi risultati e con la scienza. È quello che credo sia ancora necessario fare. Altro discorso è decidere di estendere l’obbligo vaccinale ad alcune specifiche categorie di lavoratori. Questo credo sia un ragionamento che può essere fatto ed è argomento della cabina di regia di giovedì».

Minilockdown? Non siano i vaccinati a pagare

«Mi rimetterò alle scelte del Governo, come sempre ho fatto, da sabaudo quale sono, ma una cosa la dico: non siano i vaccinati a pagare l’innalzamento dei contagi, che ci dimostra come il problema siano i non vaccinati». Così il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, intervistato da Rainews, sull’ipotesi di minilockdown per le feste di Natale. «Nelle terapie intensive del mio Piemonte, otto ricoverati su dieci non sono vaccinati», osserva Cirio. «Chi non si vaccina e finisce in terapia intensiva non fa solo male a se stesso, ma mette a rischio la vita di tutti gli altri, perché purtroppo non ci si ammala solo di Covid».

«Draghi sempre utile, ma la continuità di Governo è un valore»

«La continuità di governo è un valore nei momenti di emergenza, un valore prezioso che credo dobbiamo anche difendere e preservare». Il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, intervistato da Rainews, parla così dell’ipotesi che il premier Mario Draghi venga eletto presidente della Repubblica. «Draghi è un italiano utile e prezioso», sottolinea Cirio. «Lo è stato quando guidava il più importante istituto europeo, è utile profondamente oggi alla guida del governo e sarebbe utile domani in qualsiasi altro ruolo noi andassimo a chiedergli di fare gli interessi dell’Italia. Certo è che con l’emergenza ancora bella forte di oggi la continuità del governo Draghi diventa un valore prezioso».

Ansa

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