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Trovato in Piemonte il secondo caso di variante omicron

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Il PIEMONTE resta in zona bianca nonostante l’aumento, come nel resto d’Italia, dei nuovi casi e dei focolai. Nel giorno in cui è stato individuato un secondo caso di variante Omicron, il report settimanale del Ministero della salute e dell’Istituto superiore di sanità, quello relativo alla settimana 29 novembre-5 dicembre, indica un Rt puntuale in calo, da 1,36 a 1,30, mentre resta sempre sotto la soglia di allerta il tasso di occupazione dei posti letto.

Il secondo caso di variante Omicron, dopo il 50enne scoperto martedì, è un ottantenne della provincia di Torino, anche lui di rientro dal Sudafrica. L’anziano, non vaccinato, è del tutto asintomatico e, dopo il tampone all’aeroporto di Caselle, è stato posto in isolamento domiciliare nella propria abitazione.

Trovato in Piemonte il secondo caso di variante omicron

L’Unità di crisi della Regione, ha comunicato 1.215 nuovi casi nella giornata del 9 dicembre, con un tasso di positività del 2,5%, inferiore rispetto allo 2,7% del giorno prima. I tamponi diagnostici processati sono 48.798, di cui 41.175 antigenici, la quota di asintomatici tra i nuovi positivi è del 61,9%. In leggero aumento il numero dei ricoverati: + 1 in terapia intensiva, dove il totale dei pazienti è ora 44, negli altri reparti +10, totale a 463. Dati comunque al di sotto della soglia di allerta: 7% per le terapie intensive e 7,9% per i posti letto ordinari. È stato registrato un nuovo decesso, mentre i nuovi guariti sono 685. Dall’inizio della pandemia in Piemonte si sono avuti 413.093 casi positivi, 11.910 decessi e 385.807 guariti. La situazione epidemiologica e il numero dei ricoveri, sempre contenuti, concorrono dunque a mantenere la nostra regione in zona bianca: l’incidenza è di 179,51 casi ogni 100 mila abitanti.

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