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Abitare il piemontese: questa settimana ci “tuffiamo” nella… cotonin-a

Abitare il piemontese di Paolo Tibaldi arriva sul palco del palaAlba capitale
Paolo Tibaldi

COTONIN-A (pronuncia cutunin-a) bambagia, tela di cotone, protezione, situazione confortevole.

La zona di comfort è uno spazio sicuro, fisico o mentale, che può diventare pretesto per non fare, non rischiare, non crescere e, infine, non vivere. Fuori dalla zona di comfort avviene il cambiamento e si cresce, ma incontriamo rischi e incertezze che possono portare al panico; quindi è importante trovare il giusto equilibrio. Il concetto di zona di comfort risale a un esperimento classico della psicologia condotto nel 1908 dagli psicologi Robert Mearns Yerkes e John Dillingham Dodson, i quali spiegarono che uno stato di relativo benessere genera un livello costante di rendimento. La lingua piemontese annovera una preziosa espressione che si avvicina molto a questo discorso: cotonin-a (pronuncia: cutunin-a).

Tutti noi abbiamo ben presente di cosa si tratti, tant’è vero che nelle principali lingue europee il concetto di Proteggere nel cotone equivale a coccolare. In francese: Èlever dans du cotton. In tedesco: Watte einwickeln. In inglese: To be nursed in cotton. In spagnolo: Tenerle entre algodones. E, dulcis in fundo, in piemontese: Anlvé ant la cotonin-a. Qualcuno la chiama anche bambasin-a perché la bambagia, termine di paragone per la morbidezza come il cotone, protegge qualcosa o qualcuno senza esporlo a rischi o pericoli.

Quante volte, vedendo qualcuno di particolarmente viziato, abbiamo detto o pensato slì o r’è sempe stà ant ȓa cotonin-a? (quel tizio è sempre stato nella bambagia), uno stato psicologico di eccessiva protezione da ansie, paure, preoccupazioni; uno spazio che si conosce a menadito in cui si riesce a tenere tutto sotto controllo, dove il soggetto sa esattamente cosa aspettarsi da ogni situazione e credendo di essere al sicuro, evitando ogni genere di novità. Spesso, genitori che hanno sofferto e lottato nella vita, vogliono far star bene i figli crescendoli appunto nella cotonin-a. Poi però la prole resta lì nella cotonin-a senza farsi le ossa, si scontra con il mondo e va tutto a scatafascio. La dignità comincia da lì. Ecco forse perché si dice che una generazione fa e l’altra disfa, ecco perché si dice che dalla crisi nasce l’emancipazione.

Paolo Tibaldi

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