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Piemonte: novemila nei canili ogni anno

ABBANDONO «Poco prima di Natale è accaduto un fatto che mi ha profondamente commossa: mio figlio ha compiuto dieci anni e i suoi compagni di classe gli hanno fatto un regalo speciale. Gli hanno donato l’adozione a distanza di Oliver ed Emily, due dolcissimi ospiti del rifugio di Alba. È stata davvero una grande emozione. Spero che presto i due cani riescano anche a trovare una famiglia disposta ad accoglierli e ad amarli per il resto della loro vita».

Piemonte: novemila nei canili ogni anno

Le parole sono di Fabiana Grasso, attivista albese in prima linea sul fronte dell’abbandono. La pratica di lasciare un animale domestico al proprio destino è purtroppo un fenomeno in aggravamento, che racconta come in un’epoca densa di difficoltà la cura dell’altro e del diverso risulti aleatoria, i legami affettivi vengano trattati secondo modelli consumistici e la cultura dominante diventi ancor più antropocentrica.

Secondo i dati del Ministero della salute – aggiornati poche settimane addietro – in Piemonte al 31 dicembre 2020 erano quasi 5.600 gli ingressi di animali nei canili sanitari (in Italia erano oltre 68mila), a cui si devono aggiungere 3.065 accoglienze nei canili rifugio (40.200 in Italia).

Nel complesso sono stati 3.383 i cani dati in adozione nella nostra regione (45.300 in Italia) e centinaia i gatti sterilizzati. Secondo l’Eurispes il 33% degli italiani ha in casa almeno un animale domestico, eppure l’associazione Lav (Lega antivivisezione) denuncia come ogni anno ne vengano abbandonati nel nostro Paese circa 130mila (80mila cani e 50mila gatti).

A fronte di questi numeri la classe che governa il Paese non sembra contribuire troppo a prevenire né arginare il fenomeno.

Esistono in realtà alcuni strumenti normativi. Le Regioni sono tenute ad adottare un programma di prevenzione del randagismo: occorre prevedere interventi d’informazione anche nelle scuole e corsi per chi opera nei servizi veterinari delle Asl.

Lo Stato ha inoltre istituito con la legge 281 del 1991 un fondo per la tutela del benessere e per la lotta all’abbandono degli animali da compagnia. Eppure, nel 2019 e nel 2020 sono stati erogati nel complesso, su tutto il territorio nazionale, due milioni di euro. La cifra è contenuta, se consideriamo che quindici anni fa oscillava tra i quattro e i cinque milioni per ogni annualità.

Infine, spiegano i tecnici del Ministero, «nonostante negli ultimi decenni il controllo del randagismo sia sensibilmente aumentato, facendo registrare la diminuzione degli animali abbandonati sul territorio nazionale, i cani in particolare continuano ad alimentare la popolazione vagante. Molte femmine gravide partoriscono e i cuccioli che non muoiono di stenti, diventando adulti, rappresentano un ulteriore serbatoio di abbandono».

Anche ad Alba la situazione sembra aggravarsi, anche a causa del periodo pandemico e delle relative restrizioni, che costringono le famiglie a gravi preoccupazioni socioeconomiche ed emotive. Il modo in cui gli uomini trattano il mondo animale racconta però una storia più profonda, che intreccia molteplici livelli di natura collettiva e individuale.

Rimediare agli squilibri e ricostituire dinamiche di rispetto per ogni forma di vita diventano mandati sociali importanti proprio in tempi di crescente frammentazione.

Sara Elide

Fabiana Grasso, la donna che ama le Langhe più di Milano

ABBANDONO Fabiana Grasso nel 2007 ha aperto la sua agenzia di comunicazione in centro a Milano. Era in società e dopo pochi anni ha capito ciò che doveva fare.

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Fabiana Grasso

Nel 2010 ha ceduto le quote per dedicarsi alla famiglia e ai suoi cani nelle Langhe. Qui ha fondato “Allegra, Yes I am”, un progetto di comunicazione sociale portato avanti da volontari e rivolto ai bambini, per sensibilizzarli sull’abbandono degli animali».

Quali sono gli ultimi sviluppi, Fabiana?

«“Allegra, Yes I am” è un progetto volto a educare al rispetto dei più deboli, combattere la piaga dell’abbandono e sostenere nei fatti le varie associazioni. Mostriamo gli aspetti meno evidenti del fenomeno (incidenti, zoomafia, costo sociale) e poi cerchiamo di sensibilizzare gli insensibili, grazie alla creatività dei bambini. Per l’estate 2021 abbiamo realizzato “Per favore, non abbandonateli!”, appello gentile dei bambini in uno spot contro l’abbandono».

Di che cosa si tratta?

«Il video è stato girato in campagna, dove spesso vengono abbandonati cani,
gatti, conigli e furetti. I protagonisti sono due bambini che, accanto ai loro cani, ci ricordano che gli animali non sono un gioco. Il messaggio dello spot è semplice: gli animali fanno parte della famiglia, non bisogna abbandonarli. La formula “per favore” è stata scelta come una parola magica. La nostra speranza è che questo appello abbia raggiunto il cuore degli adulti meno sensibili
e li abbia fatti tornare un po’ bambini».

s.e.

Il lavoro di Leidaa

Esistono storie di liberazione quotidiana, di emancipazione e dolorosa bellezza. Battaglie di chi considera gli animali come simbolo del puro, quindi da proteggere. Luca Ghirardi è il presidente della sezione cuneese di Leidaa, la Lega italiana a difesa di animali e ambiente.

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Luca Ghirardi

Racconta Ghirardi: «All’interno del progetto “Leidaa per emergenza Covid-19” siamo intervenuti per sostenere le famiglie che per motivi di quarantena erano impossibilitate a provvedere alle passeggiate quotidiane dei loro compagni a quattro zampe. Le prime richieste sono arrivate a inizio 2021 quando, prima a Cuneo poi ad Alba, abbiamo operato con i volontari. Attenendoci alle procedure consolidate a livello nazionale per garantire la massima sicurezza agli operatori, siamo riusciti a offrire supporto in diverse situazioni di difficoltà, alleviando in parte i disagi derivanti dalla pandemia. Un altro caso di criticità ha riguardato la presa in carico e l’affidamento al rifugio convenzionato di due splendidi cani simil-pastore, improvvisamente orfani: il loro proprietario aveva perso la battaglia contro il coronavirus. Ci siamo occupati del recupero e della successiva attività di ricerca-adozione, andata a buon fine».

Conclude Ghirardi: «Ogni giorno lavoriamo per garantire sostegno (donando cibo raccolto grazie alle collette alimentari) alle famiglie in periodi di ristrettezza economica o fragilità occupazionale».
Per informazioni è possibile chiamare il numero 339- 85.64.065, scrivere all’e-mail cuneo@leidaa.info , oppure visitare il sito leidaa.info.

s.e.

La buona storia di Amici di zampa

Nell’Albese, dove finiscono i cani e i gatti abbandonati? Lo spiega la storia di Amici di zampa, un’associazione di volontariato per la tutela degli animali e dell’ambiente, costituita nel 2003.

Il gruppo ha iniziato la sua attività occupandosi principalmente dei cani ospiti del canile comunale di Alba. Con il tempo Amici di zampa ha esteso la propria attività anche ai gatti abbandonati, un problema sottostimato e poco considerato.

Oltre alle pratiche di accoglienza e cura quotidiane, l’associazione conduce con i suoi volontari una campagna di sterilizzazione dei gatti randagi presenti sul territorio e ha inoltre realizzato un primo gattile su un terreno comunale adiacente al canile.

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Il gattile in pochi anni si è però riempito e si è resa necessaria una seconda struttura su un appezzamento di proprietà dell’associazione. Qui esistono zone per animali sani e per positivi a leucemia o Hiv, mentre una sezione è destinata a canile per ospitare i cani anziani o recuperati da situazioni difficili. Nei due gattili sono ospitati circa 300 animali, mentre ogni anno passano dai 150 ai 200 gattini, oltre a una trentina di cani che vengono poi affidati in adozione.

L’associazione è finanziata interamente dai suoi volontari, dalle donazioni dei sostenitori e attraverso la distribuzione di gadget (calendari, magliette, cappellini, ecc).

s.e.

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