Bra e Alba piangono Simona Panero, giovane infermiera che lavorava al Cottolengo

 

BRA Lo hanno voluto scrivere i suoi famigliari sul manifesto funebre: «Dopo aver sofferto tanto tanto, e aver lottato come una leonessa contro questa terribile malattia, è volata in cielo». Simona Panero, 33 anni, braidese, infermiera al Cottolengo di Alba, è deceduta stamani (lunedì 28 febbraio) all’hospice di Bra, dove era ricoverata da alcune settimane.

Il suo lungo calvario è iniziato due anni fa, quando le fu diagnosticato un tumore all’intestino. Le chemioterapie, il primo intervento, poi altre cure, per combattere un male che non voleva regredire. E un nuovo intervento a Candiolo ma le metastasi non le davano tregua. Un improvviso peggioramento a inizio anno consiglia alla famiglia di affidare Simona alle cure dell’hospice.

«Abbiamo trovato un ambiente davvero accogliente e di professionisti di primo livello – racconta il fratello Luca – che hanno saputo accompagnare mia sorella con umanità e con adeguate terapie. Fino a oggi. Poi lei non ce l’ha più fatta. E stamani è volata in cielo».

Dopo la scuola media Simona si è iscritta al liceo linguistico Giolitti-Gandino; conseguito il diploma la scelta di frequentare la facoltà di scienze infermieristiche. Infine il lavoro nella Piccola casa della divina provvidenza di Alba. Fino a quando il tumore le ha impedito di continuare a lavorare.

Le amiche delle superiori la ricordano così: «Simona era solare e generosa, quando la incontravi, anche a distanza di anni, si fermava a salutare e a scambiare qualche battuta sui tempi passati insieme».

La giovane lascia la mamma Teresa, il papà SIlvano, il fratello Luca e i nonni Angela e Giovanni. Domani sera (martedì 1° marzo) la recita del rosario nella chiesa dei Battuti bianchi; mercoledì pomeriggio alle 15, nella chiesa parrocchiale di Sant’Andrea, il funerale; poi la tumulazione nella tomba di famiglia del cimitero braidese.

Valter Manzone

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