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Il vaccino di papa Francesco è opera dell’italiana Maria Elena Bottazzi

23.133 piemontesi vaccinati oggi contro il Covid, somministrate 16.940 terze dosi

SALUTE Un vaccino a fermentazione proteica che costa dieci volte meno tutti gli altri. Non è fantascienza, ma la scoperta di Maria Elena Bottazzi Rovida che aiuterà a combattere il Covid nei Paesi più poveri. La sua équipe, in collaborazione con un’azienda indiana, ha inventato il Corbevax presso il Texas Children’s Hospital e il Baylor College of Medicine di Houston. La ricercatrice honduregna di origini italiane è tra i candidati al Premio Nobel per la pace proprio per questa iniziativa.

Raggiunta negli Usa, si è raccontata al settimanale Credere in un’intervista. Professatasi cattolica sposando gli appelli di Papa Francesco, ha spiegato la scelta di produrre il vaccino Corbevax: «Cerchiamo di mettere in moto processi di produzione dei farmaci che siano replicabili ovunque. Non brevettiamo le nostre scoperte e realizziamo pubblicazioni scientifiche aperte, in modo tale che non solo gli scienziati, ma anche gli stessi produttori possano conoscere i nostri programmi».

Poi ha proseguito: «Siamo in un’emergenza, c’è bisogno di miliardi di dosi di vaccino se vogliamo garantire la salute in tutti i Paesi. Le nuove tecnologie funzionano benissimo, tant’è che in meno di un anno abbiamo avuto i primi vaccini delle varie multinazionali. Ma il problema è che non esiste un ecosistema globale di produzione.  Anche se oggi venissero eliminati i brevetti dei vaccini di Pfizer, Moderna o altri, bisognerebbe comunque costruire nuovi impianti di produzione. Servirebbe anche formare il personale ad hoc perché si tratta di tecnologie intellettualmente protette. In futuro questa potrà essere una buona soluzione, ma ora ci troviamo in un’emergenza».

Dal punto di vista tecnico, spiega Bottazzi, il «Corbevax si basa sul processo della fermentazione proteica (lo stesso utilizzato per il vaccino contro l’epatite B o la pertosse). Il grande vantaggio è che le autorità di regolamentazione sono perfettamente a conoscenza dei processi di produzione che si usano in questi casi e hanno già esperienza clinica». Il nuovo vaccino ha già superato tre fasi di test clinici incluse due di “fase 3” che hanno coinvolto più di tremila persone dimostrando un’efficacia del 90 per cento contro il ceppo originale di Wuhan e dell’80 per cento contro le varianti Delta e Beta, mentre si stanno valutando i risultati contro la variante Omicron.

Bottazzi chiede ai governanti di pensare al bene comune: «Il guaio è che cerchiamo sempre di risolvere i problemi in maniera individuale. I poveri così vengono trascurati. I nostri leader politici spesso agiscono in chiave nazionalista. Per lo stesso criterio sono stati dati enormi incentivi alle multinazionali, perché in tal modo i Paesi occidentali arrivassero per primi a usufruire dei vaccini». Nessuno scontro tra fede e scienza: «Esiste la possibilità di un equilibrio tra le due. La fede genera ottimismo, apre la porta a soluzioni che magari non si vedono e questo è molto prezioso, anche in campo scientifico».

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