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La rinascita del centro storico di Ceresole d’Alba, tra restauri e nuove strutture

La rinascita del centro storico tra restauri e nuove strutture

CERESOLE D’ALBA Gli ultimi progetti in ambito edilizio hanno inciso notevolmente sull’aspetto del centro storico. Restauri e nuove opere hanno modificato in maniera sostanziale l’area intorno all’incrocio tra via Artuffi, via Martiri e via Bonissani.  Un vero e proprio restyling, iniziato nel 2019 con la realizzazione del museo della battaglia, che ha mitigato l’impatto visivo dell’ex ala mercatale. L’installazione ha preso a modello l’architettura agricola, come spiega Giovanni Marocco, il geometra che ha curato la progettazione: «Le liste che compongono il rivestimento, realizzate in legno e Pvc, riprendono le pantalere, strutture in cui veniva inserita la paglia a essiccare». Questa linea verrà mantenuta anche per la realizzazione dell’attiguo piazzale antistante la bocciofila, dove sono in fase di realizzazione il nuovo dehors, i servizi igienici e le docce di cui potranno servirsi gli amanti delle camminate e del ciclismo che decideranno di affrontare i percorsi nella campagna ceresolese.
Nelle scorse settimane, sono state portate a termine due importanti opere di restauro, che hanno riguardato le facciate del castello e della storica villa di via Bonissani. L’immobile che si affaccia su piazza Vittorio Emanuele II, realizzato a partire dal 1374 per volontà dei conti Roero, ha conosciuto diverse fasi costruttive, durate circa due secoli. L’ala dell’edificio rivolta verso l’attuale piazza Don Cordero è stata distrutta durante la battaglia del 1544 e si estendeva sino all’odierna chiesa parrocchiale, il cui campanile è nato come torre muraria. Gli ultimi lavori di restauro, terminati nelle scorse settimane, hanno ridato alla facciata l’originario color giallo ocra. Come spiega il geometra Marocco, dopo un’attenta analisi degli strati della parete, si è risaliti alla tonalità della tinta trecentesca.

Per quanto riguarda la villa, di proprietà della famiglia Gai,  il recupero ha riguardato le tre facciate visibili da via Bonissani. Come per il castello i lavori sono stati eseguiti ricorrendo al bonus facciate. Il restauro ha riguardato, oltre alla tinteggiatura, il recupero delle caratteristiche lesene. La villa di via Bonissani è una dimora realizzata alla fine dell’Ottocento dalla famiglia Rossi. Dopo i necessari lavori di ristrutturazione, progetto dei proprietari è di mettere a disposizione l’immobile per realizzare un ristorante, sfruttando la presenza delle cantine per una piccola enoteca, vocazione del proprietario Carlo Gai, titolare dell’omonima azienda di macchine imbottigliatrici. A ospitare eventi e cerimonie potrebbe invece essere il castello. L’idea della proprietà, dopo il restauro, sarebbe di aprire il cortiletto centrale per battesimi o matrimoni. Queste due iniziative, unite alla riapertura dei locali del centro, potrebbero ridare vitalità a un paese che, fino a qualche mese fa, rischiava la totale desertificazione commerciale.

Procedono, infine, i lavori su piazza Don Cordero, dov’è in fase di ultimazione la sostituzione dell’asfalto con piastrelle autobloccanti.

Dennis Bellonio

 

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