Ponte di Monchiero: l’appalto per la ricostruzione rientro ottobre

Ponte di Monchiero: l’appalto per la ricostruzione rientro ottobre

MONCHIERO Andranno a gara con tutta probabilità entro ottobre i lavori per la ricostruzione del ponte sul Tanaro di località Sardegna. A dirlo sono i sindaci di Monchiero e Lequio Tanaro, i Comuni che, da quasi dodici anni, attendono di vedere colmato il vuoto fra le due sponde del fiume, divise da quando, la mattina del 27 giugno 2010, uno dei due piloni del ponte (già chiuso al transito) si spezzò, trascinando in acqua la carreggiata. Decisiva per le sorti dell’opera è l’approvazione del progetto definitivo del viadotto (realizzato dallo studio Simete Srl di Torino) da parte del presidente della Provincia Federico Borgna.

Spiega il primo cittadino di Monchiero Riccardo Ghigo: «Secondo le indicazioni che abbiamo ricevuto dal consigliere provinciale Massimo Antoniotti, dopo l’assenso della Provincia il disegno è atteso al vaglio di cinque diversi enti fra i quali la Regione, l’Aipo e le Belle arti. Al termine dell’iter il progetto tornerà a Cuneo per la gara». I fondi per realizzarlo ci sono dall’ottobre del 2019. Lo annunciò, durante una visita a Monchiero, il presidente della Regione Alberto Cirio. Di quei fondi (quattro milioni stanziati dal Governo), poco meno di due milioni e 900mila euro saranno la base d’asta per i cantieri.

I dati tecnici disponibili descrivono una struttura a composizione mista con acciaio e calcestruzzo. Due piloni sosterranno altrettante campate laterali lunghe 28 metri e una centrale di 40. I progettisti hanno previsto anche l’abbattimento delle spalle in muratura (l’unica parte rimasta del ponte) e la riedificazione su nuove fondamenta. Una carreggiata larga oltre 13 metri ristabilirà i collegamenti fra i due tronconi della variante alla Fondovalle (la provinciale 12) all’altezza del bivio con la provinciale 159, che conduce a Bene Vagienna e Fossano. I mezzi pesanti diretti a Dogliani e verso le Langhe potrebbero così evitare il passaggio obbligato per località Fornaci e il centro di Monchiero «con rischi per i residenti», sottolinea Ghigo. «Senza questa strada le nostre aziende (l’area industriale si trova oltre il torrente Rea, ed era servita proprio dal ponte crollato, nda) sostengono maggiorazioni sui costi dei trasporti, da quasi 12 anni», conclude il sindaco di Monchiero.

Sull’altra sponda del fiume, a Lequio Tanaro, dove la foto della cerimonia di inaugurazione del ponte, nel 1949, alla presenza del presidente della Repubblica Luigi Einaudi, campeggia nella sala consiliare del Municipio, è il primo cittadino Giuseppe Trossarello, a confermare le previsioni. «Sappiamo che i soldi ci sono. Attendiamo il via libera ai lavori entro la fine dell’anno». All’orizzonte c’è, da un lato, la riduzione dei tempi di viaggio («senza ponte sono otto chilometri in più verso Dogliani, fra andata e ritorno», afferma Trossarello), ma anche la possibilità di valorizzazione turistica della zona. «Le biciclette transiteranno in sicurezza sul nuovo ponte evitando la Fondovalle», conclude Trossarello. Infatti, nel progetto stilato c’è spazio anche per due marciapiedi riservati a pedoni e alle due ruote.

Davide Gallesio

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