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A Sanfrè e Bandito con la quaresima torna il fuaset

A Sanfrè e Bandito, con la quaresima torna il fuaset

QUARESIMA Ogni periodo ha il suo dolce e la Quaresima non fa eccezione, almeno a Bandito e Sanfrè.

Dal punto di vista religioso è uno dei periodi più importanti dell’anno liturgico, mentre dal punto di vista gastronomico, dal primo giorno di Quaresima, ogni anno, viene rievocata la tradizione dei dolci sfornati dalle panetterie di Sanfrè e anche dagli alimentari Gerbaudo e in quella della famiglia Gazzera a Bandito di Bra.

Si tratta del celebre fuaset, un dolce creato dai sanfredesi alla fine del Settecento, molto semplice, fatto con la pasta del pane, ma zuccherato, con l’aggiunta di limone, burro, uova, lievito e un pizzico di sale. Naturalmente questi sono solo alcuni ingredienti perché per realizzare il fuaset se ne utilizzano altri mantenuti rigorosamente segreti.

Tramandato di famiglia in famiglia e da panettiere a panettiere, il fuaset viene puntualmente sfornato nel periodo della quaresima con la tipica forma a cinque punte mozzate (originariamente era a forma di croce) e rappresenta il simbolo di povertà e semplicità, da mangiare al posto dei soliti dolci tradizionali e costosi.

Per tradizione i fuaset vengano donati dai rettori delle confraternite dei Battuti bianchi e neri, ai partecipanti del Cireneo, la via crucis per le vie di Sanfrè. Al termine della cerimonia tutti si uniscono per consumare il dolce tipico.

Sarebbe auspicabile che si preservasse questo dolce tipico sanfredese, magari come presidio Slow Food essendo un prodotto tipicamente locale e di grande tradizione storica per poter promuovere in modo adeguato questo prodotto tipico di un periodo molto particolare come la Quaresima.

Lino Ferrero

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