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Ucraina: accolte in Piemonte 5.414 persone

Da Castagnito un aiuto per l'Ucraina

ACCOGLIENZA I profughi ucraini attualmente in Piemonte sono 5.414 e la situazione è molto dinamica con persone in arrivo e altre che dopo la prima accoglienza proseguono verso diverse destinazioni.

Di questi 4.508 sono ospitati da familiari, conoscenti e delle realtà sociali del territorio, 493 nelle strutture individuate dalla Protezione Civile regionale, 413 nei Cas (Centri di accoglienza straordinaria) e attraverso il Sai (Sistema di accoglienza e integrazione) sotto il coordinamento delle Prefetture.

La quota principale, 1.281 persone, è in provincia di Novara, dove è insediata la percentuale più alta della comunità ucraina residente già da tempo in Piemonte. Segue il Torinese con 1.102 profughi.

Ucraina: accolte in Piemonte 5.414 persone

Tra gli ucraini arrivati in Piemonte ci sono anche 50 bambini con 15 mamme portati stasera dalla fondazione Aief per l’infanzia e l’adolescenza. La missione è stata supportata da fondazione Lavazza, fondazione Magnetto, Banca Patrimoni Sella e Pier Luigi Loropiana. Con il supporto della Protezione civile della Regione saranno accolti presso Cascina Torta a Torino.

La famiglie piemontesi che hanno manifestato attraverso i canali della Regione la disponibilità a ospitare: sono 4.617, di cui 3.084 nel Torinese.

Un centralino con operatori madrelingua

In Piemonte sono oltre 250 le chiamate al call center regionale 011-43.26.700, al quale otto operatori di madrelingua ucraina rispondono dalle 8 alle 20 dal lunedì al sabato alle richieste di informazioni da parte dei profughi e delle famiglie che li accolgono. Il servizio è realizzato dalla Regione grazie alla collaborazione tra Protezione civile, Consolato onorario di Ucraina a Torino e la Onlus Danish refugee council Italia.

Sul fronte sanitario, fra i profughi sono stati finora registrati 2.929 tamponi Covid e 814 rifugiati hanno ricevuto il vaccino.

Intanto è via di in pubblicazione l’avviso per l’acquisizione di manifestazioni di interesse rivolte a enti del terzo settore e religiosi per le attività di accoglienza diffusa. Sono previste forme e modalità per offrire servizi di assistenza e accoglienza, ed è contemplato il coinvolgimento dei Comuni.

Quanto all’accoglienza presso le famiglie, il Piemonte ha recepito l’ordinanza firmata ieri dal capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, che stabilisce un contributo di sostentamento ai rifugiati pari a 300 euro mensili pro capite, più 150 euro per ciascun figlio minorenne per tre mesi dall’arrivo in Italia.

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