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A Cissone nasce la vetrina per vini e vitigni dell’alta Langa

A Cissone nasce la vetrina per vini e vitigni dell’alta Langa
Il rendering mostra quale sarà l’aspetto della struttura di Cissone.

CISSONE Il progetto “Riqualificazione urbano-paesaggistica e start-up all’impiego giovanile nella Langa vinatera”, grazie al quale il Comune di Cissone, nel 2017, era stato beneficiario di un finanziamento di due milioni di euro nell’ambito del Piano nazionale per la riqualificazione sociale e culturale delle aree urbane degradate, finalmente è ai nastri di partenza. L’obiettivo è di creare nuova imprenditoria giovanile e occupazione in ambito vitivinicolo, attraverso la realizzazione di un centro destinato alle varie fasi della filiera del vino, dalla produzione dell’uva all’imbottigliamento, arrivando anche alla vendita in loco, dando risalto alla tradizione agricola locale e sostenibile.

Il progetto esecutivo per tutti e tre i lotti in cui è suddiviso (riqualificazione edilizia; infrastrutturazione; acquisto immobili polifunzionali, didattici e sociali e azioni per la riduzione dei fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale) è stato approvato dalla presidenza del Consiglio dei ministri e ora sono stati affidati alcuni lavori. Operativamente si partirà a giugno ed entro un anno e mezzo l’opera sarà ultimata. Il 24 marzo 2021 il Comune di Cissone aveva effettuato l’atto di acquisto degli immobili e del terreno, un’area di circa tre ettari, situata vicino a piazza Felice Ravina, lungo la provinciale. Presto si partirà con l’intervento edilizio per la riqualificazione e la realizzazione della costruzione esterna e della cantina.  In un secondo tempo si passerà alle rifiniture interni, ai divisori e alle sale convegni.

«Oggi abbiamo molte cantine importanti in paese e in tutta l’alta Langa che producono Langhe Nebbiolo, Dolcetto e uva Riesling. C’è anche il Liseiret, che hanno iniziato a coltivare a Bossolasco, oltre alle uve per lo spumante Alta Langa Docg. In questi locali potranno far degustare i loro vini, proprio sul territorio dove lavorano l’uva», ha detto il sindaco di Cissone Eugenio Baudana. Il centro servirà a creare una filiera di aziende per la coltivazione delle uve e la produzione e l’imbottigliamento del vino. Le attività si divideranno in quattro gruppi principali: coltivazione biodinamica della vite per la produzione dei vini certificati, con conseguente rivitalizzazione e recupero della tradizione agricola locale; lavorazione delle diverse uve per la produzione dei vini; conservazione del vino e imbottigliamento; commercio in loco e ad ampio raggio e vendita con l’ideazione di un logo riconoscibile.

Dalle attività originarie di questo territorio e dal loro rispetto, dunque, si riparte per dare slancio all’economia, sotto il segno della vite e del vino.

Giorgia Barile

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