Le piogge dei giorni scorsi ingrossano i fiumi ma la situazione è ancora critica

AMBIENTE La pioggia caduta negli ultimi cinque giorni è maggiore rispetto alle precipitazioni complessive degli scorsi tre mesi. Ci sono stati accumuli tra 30 e 100 millimetri e la neve è tornata sopra ai 1.500 metri, con quantità anche di 40 centimetri in alta montagna. Tutto questo ha consentito di migliorare sensibilmente lo stato idro-meteo-climatico sul bacino del Po ma nel bollettino settimanale dell’Autorità distrettuale del fiume si legge che nonostante la situazione sia meno difficile, resta sensibilmente grave a causa dell’incidenza delle scarse precipitazioni invernali.

Per la prima volta dall’inizio dell’anno le portate fanno registrare un incremento tornano sopra la soglia di allerta. A Pontelagoscuro il Po è salito di un metro; a Piacenza e Cremona, le sezioni maggiormente in crisi, le portate sono raddoppiate in soli due giorni. La ricarica della falda sotterranea e l’incremento dell’umidità nei terreni hanno parzialmente consentito ristoro al comparto agricolo.

Le piogge dei giorni scorsi ingrossano i fiumi ma la situazione è ancora critica

Tutti i laghi sembrano aver beneficiato delle precipitazioni recuperando sulle quote alle sezioni di chiusura: +20 cm in più per il Maggiore all’idrometro di Sesto Calende, con un riempimento ritornato ai valori di inizio mese (33%) e un livello +12 cm; salgono anche Como (ora con una riserva d’acqua disponibile prossima al 15%) e Iseo, a quota +9 cm. Stazionario il Garda.

Sono le previsioni per la prossima settimana a offrire un possibile scenario maggiormente confortante, visto l’arrivo di una perturbazione che dovrebbe protrarsi per più giorni su buona parte del distretto: «La pioggia è risultata particolarmente efficace per l’intero bacino padano dove, oltre al Po, anche i corsi d’acqua dei suoi affluenti e i grandi laghi regolatori hanno tratto beneficio», sottolinea Meuccio Berselli, segretario generale dell’Autorità distrettuale del fiume Po.

«La soglia d’attenzione resta alta perché, nonostante questa inversione di tendenza, il deficit di portata rimane rilevante in tutte le sezioni registrate e sarà fondamentale comprendere al meglio il quadro, alla luce delle nuove precipitazioni annunciate, in vista dell’Osservatorio del 6 maggio».

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