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Mani per la pace: un’iniziativa di solidarietà per i profughi ucraini

BRA L’emergenza dei profughi ucraini ha suscitato profonde riflessioni nel gruppo dei Cooperatori salesiani e ha dato vita al progetto presentato mercoledì 6 aprile all’istituto Salesiano.

Mani per la pace nasce dalla volontà e sensibilità di un piccolo gruppo di famiglie, legato al carisma di don Bosco. L’idea portante è quella dell’autotassazione costante per un periodo minimo di almeno 12 mesi, con una quota base di circa 50 euro al mese, per poter sostenere le spese (affitto, utenze, cibo) di alcune famiglie di profughi ucraini.

L’obiettivo iniziale era quello di raggiungere un numero minimo di volontari pari a 20. A oggi il gruppo è costituito da 44 donatori: questo assicura una copertura adeguata per rendere concreto e fattibile il progetto di accoglienza. Nel gruppo ci sono volontari che contribuiranno sia da un punto di vista economico sia di competenze tecniche o di tempo, in modo che questa proposta non si riduca alla gestione contabile, ma diventi un più ampio progetto di “comunità che accoglie”.

Mani per la pace, i cooperatori salesiani di Bra aiutano i profughi ucraini

Il gruppo di volontari si è strutturato con un comitato esecutivo ristretto così composto: coordinatori del progetto Caterina Costamagna e Giuliano Busso; referente per i contatti col centro di Torino e ricerca materiali: Stefania Gerbaudo; referente per contatto col Comune di Bra: Massimo Sottimano; referente per gestione economica e contabile: Daniela Groppo.

Il progetto è suddiviso in  due fasi.

Fase 1 logistico/tecnica. Individuazione di alloggio adeguato a ospitare due nuclei familiari (l’ipotesi è quella di ospitare due mamme con bambini, in accordo col centro ispettoriale dei Salesiani Piemonte). Ricerca di mobili, stoviglie e biancheria. Pulizia e arredamento dell’appartamento. Stipula di un contratto di locazione transitorio per un periodo minimo di 12 mesi prorogabile a 18. Allacciamento utenze (gas, luce e acqua). Accoglienza di due nuclei familiari secondo la disponibilità e gli accordi con il Centro salesiano di Torino.

La fase 2 sarà di accoglienza e relazione. Questa è la fase più delicata e più sfidante del progetto. Si prevede: inserimento dei minori in ambito scolastico secondo le direttive previste dagli organi competenti, inserimento dei minori in oratorio per socializzazione e integrazione, supporto continuativo da un punto di vista economico alle famiglie, supporto sociale e comunitario degli adulti per un costante e graduale approccio alla realtà braidese. In seconda istanza supporto per un eventuale e auspicabile inserimento lavorativo.

Come donare

Tramite bonifico bancario sull’Iban IT27N0848746040000030103201 (conto corrente intestato all’Istituto salesiano San Domenico Savio. Inserire nella causale: Mani per la pace, mese del versamento, nome cognome del donatore, oppure in contanti consegnando una busta la prima domenica del mese.

Lino Ferrero

 

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