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Precari in sanità: dopo la protesta la Regione assicura 1.137 stabilizzazioni

Covid: infermieri, pronti a incrociare braccia il 2 novembre
Immagine d'archivio

TORINO Vogliamo un futuro, Regione Piemonte investi sul futuro della sanità, Siamo il futuro migliore di questo Paese. È quando si leggeva sui cartelli dei lavoratori della sanità piemontese che giovedì 21 manifestavano sotto la sede del Consiglio regionale per chiedere la stabilizzazione dei precari e le proroghe contrattuali.

Una mobilitazione organizzata da Cgil, Cisl e Uil con Nursing Up, Fials e Fsi, durante la quale una delegazione sindacale è stata ricevuta dal presidente Alberto Cirio e dall’assessore alla sanità Luigi Icardi che assicurano l’assunzione a tempo indeterminato, dal 1° luglio, dei 1.137 lavoratori che hanno i requisiti previsti dalla Finanziaria.

Cirio ha spiegato di aver anche chiesto un intervento del Governo, osservando che «se sono stati trovati 8 miliardi per l’emergenza Ucraina, possono allo stesso modo esserne reperiti 2 per fronteggiare la pandemia». E ha aggiunto che per il personale la Regione ha già messo a preventivo 120 milioni in più.

L’assessore regionale alla Sanità, Luigi Icardi, ha poi ricordato che «ci sono oltre 800 persone in graduatoria, che altrettanto legittimamente vogliono essere assunte a tempo indeterminato e la via normale per l’accesso al lavoro pubblico è il concorso. La stabilizzazione è un percorso straordinario – ha aggiunto – che in questo caso viene intrapreso con convinzione, ma non possono essere dimenticati i diritti di chi è in graduatoria».

«Abbiamo accolto con favore che il presidente Alberto Cirio abbia voluto partecipare all’incontro e accogliamo con favore che abbia preso in considerazione di aprire un tavolo permanente con le organizzazioni sindacali per trovare non solo le risoluzioni ma anche le risorse per stabilizzare i 1.137 infermieri, Oss e assistenti sociali e per riuscire a programmare un percorso di stabilizzazioni e mantenimento del dato occupazionale anche per l’anno successivo. Noi però monitoreremo la questione perché se questo tavolo dovesse essere infruttuoso riprenderemo con le mobilitazioni», ha dichiarato Massimo Esposto, della Fp Cgil, al termine dell’incontro in Regione.

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