Un progetto per cambiare il volto del borgo antico di Monticello d’Alba

Un progetto per cambiare il volto del borgo antico di Monticello

MONTICELLO D’ALBA Si parla di realizzare quella che potrebbe essere l’operazione più importante della storia del borgo di Monticello. Il Comune ha deliberato la partecipazione al bando del Ministero dei beni culturali che attinge ai fondi del Pnrr, riservato ai piccoli borghi storici e finalizzato alla loro rigenerazione e rivitalizzazione e al potenziamento dell’attrattiva turistica. L’insieme di interventi che si intendono realizzare riguardano il borgo di sommità e prevedono due nuclei principali, intorno ai quali verranno portati avanti lavori collaterali. La progettazione è stata coordinata dall’architetto Gianluca Barbero, che si è avvalso del supporto dei colleghi Monica Chiabrando e Gianluca Tomaselli, mentre l’agenzia di marketing territoriale Ideazione, si è occupata di definire i requisiti di partecipazione.

Il primo intervento riguarda il museo etnografico situato nell’ex sede comunale. La maggior parte dei lavori interesseranno gli interni: verrà rifatto il tetto utilizzando travi in castagno e verrà effettuato un restauro conservativo per eliminare l’umidità. Sarà ricostruito il bagno per disabili e il museo verrà dotato di un porta automatizzata che lo renderà accessibile attraverso un’App. Sempre per favorire i turisti, si collocherà un monitor interattivo per guidare il visitatore. All’esterno, nel tratto che va dall’arco medievale al muro di arte contemporanea abbellito negli anni scorsi da Valerio Berruti, verrà rammendato il muro a valle, alto più di 12 metri. L’intervento adotterà il sistema “cuci e scuci”, poco invasivo, che opererà sulle murature incrostate da rampicanti e degradate dalle intemperie. Il tutto sarà stuccato con malte antiche. Il piano terra dell’ex edificio comunale sarà ristrutturato per diventare un’area per la promozione dei prodotti locali.

Il secondo intervento prende il nome di “Porta dell’armonia collettiva” e interesserà l’aerea intorno al muro di sostegno di via Regina Margherita e il centro storico. Oltre al parcheggio con 15 posti auto e uno per i bus, si realizzerà una scala di accesso in sostituzione di quella in cemento armato, saranno collocate colonnine per la ricarica di e-bike, sarà realizzato un punto informativo turistico e saranno collocati quattro supporti per infografiche in corrispondenza delle porte antiche: porta di Montaldo, porta San Rocco, porta Borghetto e porta Molinero. «Creeremo una quinta porta simbolica che si aggiunge alle quattro medievali», spiega l’architetto Barbero. «L’idea di fondo è di mascherare il muro di sostegno di via Regina Margherita con un intervento misto di formelle e mattoni, realizzate dai monticellesi. L’idea prende spunto dall’opera di Antonio Presti, artista siciliano che nel quartiere di Librino a Catania, ha realizzato la “Porta della bellezza” per la decorazione di un muro». Grazie a una serie di laboratori di ceramica saranno realizzate formelle in terracotta. La decorazione del muro vedrà il coinvolgimento di ragazzi e bambini delle scuole, delle associazioni e, potenzialmente, di tutti i cittadini, che potranno creare qualcosa che rimarrà nel tempo. Oltre alle formelle come mascheramento simbolico e decorativo, il muro verrà ricoperto con materiali, studiati per renderlo poco impattante con l’ambiente. Altre parti saranno rivestite con mattoni vecchi o stuccate con malte antiche. L’alternanza di pieni e vuoti creerà un insieme armonico con il paesaggio circostante. «Se il progetto andrà bene potrebbe essere replicato per i molti muri in cemento armato del borgo», conclude Barbero.

Il costo totale dell’intervento si aggira intorno al milione e 350mila euro, cifra che comprende anche l’installazione di un’opera nei pressi dell’edificio comunale, l’organizzazione di eventi di promozione, la pubblicazione di un’opera monografica di ricerca storica su Monticello tra Ottocento e Novecento e la creazione di un percorso naturalistico a tema. L’intervento, se finanziato, per entità di spesa e numero di aree interessate sarebbe il più corposo del Dopoguerra (o forse dalla nascita del borgo stesso) e assumerebbe un valore ancora più rilevante se si considerano gli altri bandi a cui il Comune sta lavorando, per un totale di due milioni e 200mila euro. Spiega Barbero: «Abbiamo realizzato un progetto di alta qualità, con una linea ben precisa, guidati dall’Amministrazione comunale, con interventi legati da un filo conduttore. Il mio ringraziamento va in particolare al geometra Alessandro Riccardi, per il lavoro svolto». Conclude il sindaco Silvio Artusio Comba: «Il bando mette in risalto la capacità programmatrice del Comune, determinante perché significa avere in mente un progetto futuro di sviluppo».

Federico Tubiello

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