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Vino: da sterpaglie a vigneto docg, rinasce “Castelletto”

Al Vinitaly debutta il Ruchè Riserva di Ferraris Agricola

Vino: da sterpaglie a vigneto docg, rinasce "Castelletto"

MONTEMAGNO Sei ettari di terreno invasi da rovi e sterpaglie trasformati in un vigneto di Ruchè. È arrivato alla conclusione il progetto “Castelletto” avviato 7 anni fa a Montemagno, nel Monferrato astigiano, dall’azienda Ferraris Agricola.

Un investimento di 520.000 euro ha dato vita a un pezzo di collina abbandonata e a una nuova Riserva della docg. Tre le fasi: l’acquisto dei terreni accorpando 16 proprietà differenti, la riqualificazione dell’area, durata due anni, e infine, dal 2017, l’impianto e la coltivazione.

La prima bottiglia di Castelletto di Montemagno Docg Riserva debutta ora sul mercato dopo l’affinamento di 18 mesi in tonneaux e 12 in bottiglia «Ho realizzato un sogno frutto di un’esperienza pregressa – racconta Luca Ferraris, alla guida dell’azienda – Nella stessa area, nel 2001, si è svolta una delle mie prime vendemmie. È lì che ho visto e capito le peculiarità di quella zona, dalla vocazione unica per la vite».

La nuova proprietà di Ferraris è sulla cresta della dorsale che segna il confine tra Viarigi e Montemagno, con esposizione a sud e sud-ovest, l’altitudine medio-alta e i terreni marnosi.
«Credo nel Monferrato, una terra sempre più vocata al turismo che ha bisogno di spazi curati, dove la mano dell’uomo è fondamentale», conclude Ferraris.

Il Castelletto di Montemagno-Ruchè Riserva docg, frutto sarà prodotto in tiratura limitata: 4000 bottiglie. L’anteprima a Vinitaly 2022, dal 10 al 13 aprile.

(Ansa)

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