ALBA Su un totale di 61.108, sono stati 13.494 i soci intervenuti all’assemblea della Banca d’Alba, svoltasi questa mattina, domenica 8 maggio, nelle tensostrutture allestite in piazza Medford. Due anni di riunioni a distanza causa pandemia non hanno smorzato gli entusiasmi di chi, nell’appuntamento, vede un rito da celebrare ogni anno. Langhe e Roero continuano a essere il cuore pulsante, ma le filiali crescono in tutto il Piemonte e in Liguria.
«La vostra partecipazione all’assemblea porta con sé un significato particolare: la consapevolezza dell’importanza di fare parte di una grande comunità. Siamo molto di più di una banca, siamo una comunità fatta di persone che vivono e lavorano in un territorio unico e partecipano al suo sviluppo» ha affermato il presidente Tino Cornaglia.
Un istituto di credito nato nel 1998 dalla fusione delle banche di credito cooperativo di Diano d’Alba, Gallo Grinzane e Vezza d’Alba. Il bilancio, approvato all’unanimità, certifica la salute dell’istituto: 26 milioni di utile nel 2021, 62 nel triennio, con i volumi gestiti che ammontano a 11,4 miliardi, in aumento di 950 milioni.
«Emozionante ritornare in presenza, siamo stati coraggiosi a organizzare l’assemblea» ha detto il direttore Riccardo Corino.
Accanto ai numeri, c’è la parte sociale: sono cinque i centri medici che erogano prestazioni fisioterapiche gratuite ai soci (Gallo, Torino, Vezza d’Alba, Asti e Albenga). Nei centri di Gallo e Vezza, inoltre, sono state somministrate circa ottomila dosi di vaccini contro il Covid-19.
Eletti anche il Consiglio di amministrazione, il collegio sindacale e dei probiviri. Per i partecipanti, poi, arriverà il tradizionale omaggio di partecipazione, per la prima volta recapitato a domicilio. È stato possibile scegliere tra frullatore, mixer, tostapane e bollitore.
Si è pensato anche ai bambini, per i quali, nello spazio del Grande circo di primavera, è stata allestita un’area gioco, con laboratori, merenda e spettacoli di magia.
Davide Barile