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Ad Asti, Maurizio Rasero raddoppia

Ad Asti, Maurizio Rasero raddoppia
Maurizio Rasero con il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, e l'assessore Marco Gabusi.

Ad ASTI viene riconfermato il sindaco uscente Maurizio Rasero (Centrodestra) che vince con il 55,65%. Nessuna alternanza dunque tra le coalizioni com’era sempre avvenuto a ogni tornata elettorale a partire dal 1994. Rasero s’impone senza aspettare i supplementari con un successo sicuramente personale.

Ma queste elezioni hanno anche evidenziato, una disaffezione alle urne (affluenza al 52,24% contro il 57,49% del 2017). Niente ballottaggio questa volta, al contrario di cinque anni fa, con una vittoria netta, la cui fuga era iniziata subito con lo spoglio della prima sezione scrutinata. La sua lista civica, Maurizio Rasero sindaco, stacca tutti con il 26,72%, grosso modo la metà dei consensi ottenuti dall’intera coalizione. È molto felice del risultato ed esordisce cosi’: «Asti è l’unica città in cui si sono svolti sei referendum: cinque sulla Giustizia e uno su di me». Tra gli alleati, Forza Italia insieme con la lista civica movimento Galvagno, ex sindaco per tre mandati, una vera e propria istituzione in città, raccoglie poco più dell’7,91%. Male Fratelli d’Italia (7,75%), guidato dal vicesindaco uscente Marcello Coppo, così come la Lega che precipita sotto il 6%. Fra le liste civiche a sostegno di Rasero, bene i Giovani Astigiani (5%). Risultato assai modesto per A.S.T.I. e Unione di Centro che portano a casa rispettivamente il 1,97% e l’1,90%.

Il Partito democratico ha ottenuto il 10,55%, che sosteneva Paolo Crivelli, medico infettivologo in pensione, che ha incassato circa il 37,48%. Crivelli si è chiuso nel silenzio e non ha rilasciato commenti. Della coalizione di Centrosinistra faceva parte anche il Movimento 5 Stelle che, nel 2017, aveva raccolto il 15%, portando il suo candidato al ballottaggio: ora un tracollo con un ridimensionamento al 3,34%.

Gli altri candidati sindaci: il maggiore dei Carabinieri in congedo Salvatore Puglisi, alla guida della lista civica Adesso Asti, ha ottenuto un buon risultato, (anche se dice che si aspettava qualcosa di più) sfiorando il 2,5%, mancando per un soffio il quorum per entrare in Consiglio comunale. L’imprenditrice Chiara Chirio, candidata di Italexit di Paragone, si è attestata poco sopra il 2% e dice aver raggiunto l’obiettivo. Il violoncellista Marco Demaria con Azione che correva con +Europa e Volt ha ottenuto l’1,34% ed «è già un buon risultato». Maurizio Tomasini (Ancora Italia) e Margherita Ruffino (Popolo della Famiglia): insieme hanno ottenuto l’1% e sono un po’ delusi anche per l’impegno profuso che non è stato abbastanza valorizzato.

Paolo Cavaglià

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