Alba piange Piera Costa: fu socia fondatrice e diresse la libreria La torre

Alba piange Piera Costa: fu socia fondatrice e diresse la libreria La torre

ALBA È scomparsa nella notte di ieri (martedì 14 giugno) a settant’anni Piera Costa dipendente della Telecom, impegnata nella rappresentanza sindacale dell’azienda, il suo nome è inscindibilmente legato alla cooperativa libraria La torre di via Vittorio Emanuele II, della quale fu, il 22 marzo 1976 socia fondatrice, assieme, fra gli altri a Carlo Petrini, Mario Castellengo e Francesca Pasquero.

La ricorda Gianpiero Moretto, membro, assieme a lei, del direttivo: «Era un riferimento per tutti i soci, con i quali curava i contatti, essendo una persone predisposta alle interazioni. È stata dapprima volontaria quindi per quindici anni ha presieduto La torre».

Piera Costa era anche nel Consiglio generale della fondazione Crc. Il presidente Ezio Raviola la ricorda così: «Una donna di grande cultura, di acuta intelligenza e profonda sensibilità, animata da sincera passione per la cosa pubblica e per la crescita sociale della nostra comunità, con un’attenzione particolare verso le giovani generazioni. Questo è il ricordo che porto con me della collega Piera Costa: la commozione per la sua prematura e inattesa scomparsa è tanta e dolorosa. Una grave perdita per la nostra istituzione. A nome della Fondazione tutta, le più sentite condoglianze alla famiglia Costa in questo momento di grande dolore».

«Ho appreso con estremo rammarico la notizia della scomparsa di Piera Costa. Alba e tutto il nostro territorio perdono una persona unica, grande animatrice culturale che ha dato tanto per la collettività», dice l’onorevole cuneese Chiara Gribaudo. «Piera si è sempre distinta in ogni ambito per il suo impegno e la sua passione, dal lavoro alla politica e al volontariato. Anche nell’ultimo periodo, nonostante la malattia, ricopriva ancora la carica di consigliera generale della fondazione Crc. Ho avuto la fortuna di aver incontrato lei e gli amici di Alba quando ero alla fondazione Nuto Revelli. In particolare, ricordo con molta nostalgia quando venivano a trovarci a Cuneo lei, Aldo e Checca Barberis. Tutti conoscevamo Piera per la sua schiettezza e determinazione. Una donna intelligente e che arrivava dritta al punto, con quel modo diretto tipico delle persone autentiche. Anche per questo mancherà, perché le persone autentiche non si dimenticano. Piera ci lascia un grande vuoto, ma non ci stancheremo di portare avanti il suo ricordo e il suo esempio nelle nostre azioni».

 

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