ALBA Continua il dibattito attorno alla legge delega per la riforma degli uffici giudiziari in discussione al Senato. Il sindaco Carlo Bo ha incontrato a Roma, insieme al consigliere regionale Ivano Martinetti, le senatrici Felicia Gaudiano e Susy Matrisciano. La discussione interessa in particolare i criteri da adottare per valutare i casi in cui si rende necessario intervenire. Dopo la chiusura nel 2013 del Tribunale di Alba con la riforma della geografia giudiziaria, l’unica speranza per una sua possibile riapertura era stata una recente proposta di delega presentata al Governo e incentrata su una nuova riorganizzazione territoriale degli uffici. La legge delega fa riferimento ad alcuni aspetti tra cui la distanza dalle più vicine sedi giudiziarie, il numero di pratiche relative al Tribunale soppresso e l’indice di criminalità, elementi, soprattutto quest’ultimo, che non sembrerebbero particolarmente a favore del contesto albese.
La novità più interessante per il territorio è rappresentata, oggi, dall’emendamento presentato dalla senatrice Barbara Guidolin che, tra i criteri favorevoli a una possibile riapertura, indicherebbe anche i contesti provinciali caratterizzati da un’elevata presenza di imprese. In un contesto simile sarebbe fondamentale per poter garantire alti livelli di efficienza la riapertura del Tribunale. «Quello della Guidolin rispecchia perfettamente la nostra realtà con un tessuto imprenditoriale capillare. Dobbiamo continuare a lavorare in sinergia per un obiettivo che non ha colori politici. Il Tribunale è un servizio fondamentale per i cittadini e le imprese», ha commentato il sindaco Bo. Mentre il consigliere regionale Martinetti promette di continuare a vigilare sulla legge delega e sui suoi sviluppi: «Siamo convinti che all’Albese vada restituito un servizio fondamentale per cittadini e imprese».
Elisa Rossanino
