Emergenza siccità: nel Po le portate sono molto basse e  i prelievi non sono stati ridotti

Emergenza siccità: nel Po le portate sono molto basse e  i prelievi non sono stati ridotti
Il Po a Zibello nel Polesine

FIUME PO Sono precipitazioni molto utili negli equilibri idrologici a breve termine quelle cadute nelle ultime 24 ore sull’intero bacino del fiume Po: in taluni casi, soprattutto sui rilievi montani e pedecollinari di Piemonte e Liguria e in tono minore su Emilia, Lombardia e Veneto, le piogge hanno toccato anche i 58-60 millimetri, incrementando i livelli del fiume che in poche ore sono passati, in prossimità della foce a Pontelagoscuro nel Ferrarese, da 161 a 200 metri cubi al secondo.

L’incremento di portata non risolve il problema del pesantissimo deficit esistente ma, lo sposta, in avanti di una decina di giorni, scongiurando per ora, la massima conseguenza della siccità stagionale, ovvero un preventivo e dannoso stop al prelievo.

Emergenza siccità: nel Po le portate sono molto basse e  i prelievi non sono stati ridotti
Il Po a Zibello nel Polesine

Prelievi che, nonostante le raccomandazioni – non sono stati effettuati nella misura del 20% sull’acqua disponibile, come stabilito (ma addirittura aumentati del 10%) e che, alla luce della pioggia di ieri, avrebbero contribuito in maniera determinante al raggiungimento di un livello tale (circa 300 mc/s) in grado di sollevare le necessità della gran parte delle aree considerate fino a luglio inoltrato riducendo così concretamente l’ingresso delle acque salmastre (oggi arrivate ad oltre 30 km dalla costa adriatica nel Ferrarese e Rodigino) ed evitando potenziali danni irreversibili ad agricoltura locale, habitat e biodiversità. Per queste ragioni oggi servirebbe un prelievo sull’acqua precedentemente disponibile pari al 20% per poter equilibrare tutti gli utilizzi, proseguire l’attività irrigua e salvaguardare le zone più in sofferenza.

«Alla luce di questi dati emersi oggi – ha commentato il segretario generale di Adbpo Meuccio Berselli – a cosa serve prendere decisioni, organizzare e coordinare incontri utili con tutti i portatori di interesse, fare ricerche approfondite che costano lavoro e impegno agli staff tecnici se nessuno prende i provvedimenti amministrativi più adeguati e mette in pratica le decisioni prese aumentando, nei numeri, il prelievo ognuno badando così esclusivamente al proprio interesse e orticello?».

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