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La prima biografia di Cesare Pavese in Argentina è di Franco Vaccaneo

La prima biografia di Cesare Pavese in Argentina è di Franco Vaccaneo 1
Franco Vaccaneo

LA STORIA Far conoscere meglio la figura e le opere di Cesare Pavese ai lettori sudamericani, uscendo dal mito dell’intellettuale suicida che per troppo tempo ne ha compromesso la lettura. È questo il senso dell’operazione culturale architettata dal giovane editore argentino Fidel Maguna, che ha deciso di pubblicare nel suo Paese la biografia del santostefanese Franco Vaccaneo (in castellano intitolata Cesare Pavese: vida, colinas, libros).Un binomio insolito quanto straordinario, che affonda le radici nel Pavese festival 2018 quando il poeta classe 1993 giunse a Santo Stefano Belbo per ritirare il premio letterario “Da Pedroni a Pavese”, organizzato dalla fondazione Pavese insieme alla città gemella di Gàlvez e all’Ente cultural Santafesino.

La prima biografia di
Fidel Maguna e Franco Vaccaneo

Qui Maguna ebbe modo di conoscere meglio le Langhe e di innamorarsene, come spiega: «L’unico riferimento a Santo Stefano che avevo era Come un pesce sul ghiaccio, il racconto dell’argentino Ricardo Piglia in cui Emilio Renzi visita il paese. Ma lì il personaggio è malato d’amore e sta leggendo la fine del diario di Pavese: quella storia mi è sempre sembrata mezza spettrale, pavesiana in senso negativo. Così, quando sono arrivato, ho temuto di entrare in una piccola società di suicidi e fantasmi: mi sono trovato invece in un paese di produttori di vino ricchi, stagionali mal pagati e dipendenti piemontesi entusiasti, pensionati e insegnanti molto intelligenti». Vaccaneo ricorda bene quell’incontro: «Arrivò un po’ spaesato, così l’ho accompagnato nei luoghi pavesiani, dove è nata per lui una grande affinità e dedizione, non solo per Pavese ma per la cultura delle Langhe».

Da quell’esperienza è nata infatti la casa editrice Rio Belbo, in Argentina, e dopo quasi due anni di lavoro con i traduttori Rosario Gómez Valls e Julio Cano è arrivata la prima biografia dello scrittore piemontese in Sudamerica, che gode di grande fama soprattutto per il Mestiere di vivere e le poesie. Racconta Maguna: «Abbiamo notato che non c’erano biografie di Pavese disponibili in spagnolo, tranne una, pubblicata nel 2011 in Spagna, costosa e difficile da trovare. I lettori argentini interessati alla sua vita ricorrevano a un’opera critico-biografica del 1972 di Eugenio Castelli e alle tante “mini-biografie”, come risvolti e retrocopertine, e a qualche altra nota giornalistica. In queste la morte dell’autore è la chiave di volta della sua vita e la sofferenza il suo tratto distintivo. Credo che la mancanza di studi biografici seri, sommata al cieco interesse per le morti tragiche, sia un binomio che genera storie che, inevitabilmente, portano alla creazione del mito e riducono le possibilità che le opere di uno scrittore influenzino le discussioni».

La prima biografia di Cesare Pavese in Argentina è di Franco Vaccaneo
La biografia argentina di Cesare Pavese

Il libro di Vaccaneo, già molto richiesto anche in Cile, Messico e Uruguay, risponde bene a questa volontà critica, come racconta lo studioso: «La mia opera è una ricerca dell’uomo e dello scrittore attraverso la testimonianza di famigliari e amici, non pettegolezzi, in una polifonia che ricostruisce il senso di una vita spesa per la scrittura. Il biografismo che parte dal suicidio è limitativo, perché parte dall’atto finale di un’esistenza molto intensa e produttiva, sacrificandone i testi straordinari». Nella biografia italiana, edita da Priuli e Verlucca nel 2020 per i 70 anni dalla morte dell’intellettuale, Vaccaneo esce infatti dal «pavesismo torbido» per restituirne la voce autentica e inserirlo nella cultura del Novecento, anche grazie al confronto con autori come Pasolini e Canetti.

Lorenzo Germano

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