EMERGENZA In Piemonte per fronteggiare la siccità occorrono oltre 250 interventi per la rete idropotabile, per un totale di 121 milioni. Servono 800 mila euro per i costi già sostenuti per le autobotti, 8 milioni per interventi di somma urgenza da realizzare subito, e 112 milioni per opere strutturali urgenti da costruire nel medio periodo.
«Il Piemonte – afferma il governatore Alberto Cirio – si trova ad affrontare una crisi idrica mai vista, confidiamo che sia riconosciuto lo stato d’emergenza e che gli interventi siano programmati entro l’estate».
«Si tratta di nuove opere – spiega l’assessore all’ambiente Matteo Marnati, coordinatore delle attività del tavolo per l’emergenza idrica – come il potenziamento di acquedotti, la realizzazione di nuovi pozzi e serbatoi, nuove condotte e molto altro, da realizzare nell’arco di circa un paio d’anni. Tutto questo – chiarisce – solo sul fronte dell’acqua potabile».
«La Protezione civile nazionale – aggiunge l’assessore Marco Gabusi – sta lavorando con noi per definire il quadro delle risorse, che saranno distribuite con un cronoprogramma articolato».
«Altrettanto urgenti – rimarca l’assessore all’agricoltura Marco Protopapa – sono gli interventi per i danni ai raccolti. Anche su questo fronte auspichiamo presto un pronunciamento del Ministero per la richiesta della stato di calamità e le risorse, anche rivolte agli investimenti necessari per una nuova gestione dell’acqua».
Ansa