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Con le sanzioni è stata avviata l’era del Pos obbligatorio

Denunciati dalla Polfer di Asti per il furto di una carta di credito

PAGAMENTI Lo scorso 30 giugno si è aperta l’era del Pos obbligatorio con l’avvio delle sanzioni (30 euro più il 4 per cento del valore della transizione) per esercenti e professionisti che non consentono ai clienti di pagare con carta di credito, ma solo in contanti.

Si riapre così il dibattito e le polemiche, poiché nonostante il canone mensile sia in calo del 63 per cento, munirsi di un Pos continua a rappresentare un costo da non sottovalutare.

Vista l’attualità del tema, l’Osservatorio Confrontaconti.it e Sostariffe.it ha realizzato un’indagine sui costi in Italia del Pos nel 2022 evidenziando sia i costi fissi sia le commissioni applicate sulle transazioni per tre categorie diverse: libero professionista, negoziante e ristoratore. In seguito i risultati sono stati confrontati con i dati raccolti nel 2017 e il drastico calo dei costi del Pos è stato confermato. Nel corso del 2022 il canone medio mensile è stato di poco superiore a 6 euro, il 63,6 per cento in meno.

I costi fissi sono in calo e la spesa media iniziale da sostenere è di 22,82 euro, con una riduzione del 66,5 per cento rispetto a cinque anni fa. Inoltre, in diversi casi gli esercenti possono sottoscrivere un abbonamento e ottenere il dispositivo senza alcun esborso.

Il Pos mobile è un’alternativa particolarmente pratica nell’utilizzo e ancora più economica: il canone è di appena 5,11 euro al mese.

In generale si assiste alla diminuzione dei costi non solo iniziali ma anche di mantenimento. La commissione media è pari all’1,66 per cento.

Elisa Rossanino

 

 

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