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È morto a 93 anni Piero Angela, il patriarca della divulgazione scientifica

IL PERSONAGGIO «Buon viaggio papà», ha scritto Alberto Angela sui suoi profili social annunciando la scomparsa del padre Piero nella mattinata di sabato 13 agosto.

Nato a Torino nel 1928, Piero Angela aveva iniziato la sua carriera giornalistica in Rai come cronista radiofonico, divenendo poi inviato e conduttore del Tg. La sua grande popolarità è legata ai suoi programmi di divulgazione scientifica, da Quark a Superquark per citare i più importanti, con i quali ha fondato per la televisione italiana una solida tradizione documentaristica.

Piero Angela ha scritto anche diversi libri, sempre di carattere divulgativo e nel 2004 è stato insignito del titolo di Grande ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana e nel 2021 del titolo di Cavaliere di gran croce.

Pochi giorni fa aveva salutato il suo pubblico attraverso le pagine Internet della trasmissione Superquark: «È stata un’avventura straordinaria, vissuta intensamente e resa possibile grazie alla collaborazione di un grande gruppo di autori, collaboratori, tecnici e scienziati. A mia volta, ho cercato di raccontare quello che ho imparato. Carissimi tutti, penso di aver fatto la mia parte. Cercate di fare anche voi la vostra per questo nostro difficile Paese. Un grande abbraccio».

Piero Angela non ha mai perso la curiosità e il gusto di raccontare, incuriosire e far crescere generazioni di spettatori. Anche nelle sue parole di commiato dal pubblico emergono con forza la passione per l’approfondimento e insieme il senso di responsabilità e il rigore con cui ha sempre affrontato il suo lavoro.

«Cari amici – ha scritto nel suo messaggio di addio – mi spiace non essere più con voi dopo 70 anni assieme. Ma anche la natura ha i suoi ritmi. Sono stati anni per me molto stimolanti che mi hanno portato a conoscere il mondo e la natura umana. Soprattutto ho avuto la fortuna di conoscere gente che mi ha aiutato a realizzare quello che ogni uomo vorrebbe scoprire. Grazie alla scienza e a un metodo che permette di affrontare i problemi in modo razionale ma al tempo stesso umano. Malgrado una lunga malattia sono riuscito a portare a termine tutte le mie trasmissioni e i miei progetti (persino una piccola soddisfazione: un disco di jazz al pianoforte…). Ma anche, sedici puntate dedicate alla scuola sui problemi dell’ambiente e dell’energia».

È morto a 93 anni Piero Angela, il patriarca della divulgazione scientifica
Piero Angela durante il convegno medico tenuto in fondazione Ferrero nel novembre 2017

Nel 2017 era stato ospite ad Alba di un importante convegno sulla longevità organizzato dalla fondazione Ferrero e, sempre in quell’anno, la città di Torino gli conferì la cittadinanza onoraria.

Mattarella «La Repubblica gli è riconoscente»

«Provo grande dolore per la morte di Piero Angela, intellettuale raffinato, giornalista e scrittore che ha segnato in misura indimenticabile la storia della televisione in Italia, avvicinando fasce sempre più ampie di pubblico al mondo della cultura e della scienza, promuovendone la diffusione in modo autorevole e coinvolgente. Esprimo le mie condoglianze più sentite e la mia vicinanza alla sua famiglia, sottolineando che scompare un grande italiano cui la Repubblica è riconoscente». Lo dichiara il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Il ricordo di Alberto Cirio: «Angela era un maestro»

«Credo che un po’ di quello che ognuno di noi conosce del mondo scientifico sia merito suo. Un Maestro con la M maiuscola, capace di avvicinare la scienza con precisione e semplicità anche a chi una mente scientifica non l’ha mai avuta», sottolinea il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio. «A 93 anni era moderniocome pochi. Un piemontese straordinario, che ci lascia una eredità di cui essere orgogliosi. Ma anche da custodire e continuare a diffondere. Grazie Piero Angela».

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