La lettera di addio dell’avvocato Mirate: «A tutti dico alzate lo sguardo, guardate lontano»

Scomparso a 79 anni l'avvocato penalista Aldo Mirate

ASTI Commuove e fa riflettere profondamente la lettera di addio che l’avvocato astigiano Aldo Mirate ha lasciato per “salutare” quanti lo hanno conosciuto. Il noto e apprezzatissimo penalista è scomparso ieri sera (giovedì 25 agosto), in una struttura di lungodegenza a Santena, dopo essere stato colpito da emorragia cerebrale, circa tre mesi fa, nella sua casa di Valgera. La lettera risale ad alcuni anni fa, alla nascita del suo amatissimo nipotino Aurelio. Il principe del Foro astigiano aveva incaricato l’avvocato Alberto Avidano, socio di studio, di prendere la lettera dalla cassaforte in cui era custodita e di farla divulgare, “se gli fosse successo qualcosa.”

Qui di seguito il testo integrale:

Cari amici, la lunga corsa è finita.

Poiché non mi sembrerebbe gentile ed educato andarmene senza rivolgere un saluto a quanti mi hanno conosciuto, e magari stimato, voglio dirvi che, a modo mio, vi ho voluto bene.

La mia cultura, profondamente laica e tendenzialmente giacobina, mi impedisce di dirvi “arrivederci” ma a tutti, nel salutarvi, voglio lasciare un messaggio di speranza. La vita è una bella avventura che vale la pena di essere vissuta; sarebbe ancora più bella se non ci fossero gli opportunisti, gli indifferenti, i ciarlatani e i voltagabbana in servizio permanente.

In gioventù ho fatto politica e ho conosciuto uomini straordinari: per i loro ideali avevano sofferto il carcere e le torture; avevano rischiato la loro vita e quella delle loro famiglie; avevano combattuto e vinto il fascismo e il nazismo; avevano conquistato la libertà e la democrazia. Al loro rigore morale e culturale mi sono spesso ispirato nei momenti difficili che ho vissuto.

A 19 anni ho incontrato una ragazza dolce e buona; con lei ho vissuto una vita di amore e felicità; senza di lei non avrei potuto fare le tante cose che ho fatto; mi ha donato una figlia intelligente e profondamente affettuosa. Quando non ci speravo più, mi è nato un meraviglioso nipotino, dolce come un angioletto e vispo come un diavoletto; impossibile descrivere i sentimenti di struggente amore e di infinito affetto che provo per lui.

Ho fatto l’avvocato per oltre 40 anni; ho difeso la libertà degli uomini, cercando (spesso invano) la giustizia; ho fatto quindi il mestiere più bello del mondo. Pur avendo studio in una città di provincia, ho avuto la fortuna di essere spesso chiamato a difendere, in diverse parti d’Italia, in processi importanti, nei quali mi sono misurato con colleghi colti e meravigliosi, che, fino all’ultimo, mi hanno consentito di imparare qualcosa.

Il mio pensiero va ai giovani che continueranno il nostro cammino: a tutti dico, quando al mattino vi alzate per “correre” la vostra giornata, alzate lo sguardo, guardate lontano, scrutate l’orizzonte; non vedrete il “sole dell’avvenire” che vedevo io da ragazzo; vedrete forse una “lucina”: è la luce di una società più giusta, più umana, più felice. È la luce che mi ha guidato nella vita; è la luce che dovrete continuare a inseguire voi, per voi stessi, per i vostri figli, per quelli che verranno dopo di voi.

Aldo Mirate

Manuela Zoccola

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