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Cristiana porta la sculto-pittura ad ArtInnsbruck

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INTERVISTA Cristiana Cravanzola, scultrice, è ritornata a vivere in Piemonte e tra le Langhe da alcuni anni, dopo aver trascorso un periodo in Toscana. Nata ad Alba nel 1970 ha studiato al liceo artistico Ego Bianchi di Cuneo e alle Accademie di belle arti di Firenze e Carrara, area dove ha completato la formazione nei laboratori artigianali e nelle fonderie artistiche. Insegna al liceo Pinot Gallizio di Alba.

Da dove nasce l’idea della sculto-pittura che esprimi anche con materiali così diversi da quelli che hai sempre utilizzato?

«Una parete decorativa è meno invadente rispetto a una scultura, che richiede spazio e di essere inserita in un determinato contesto. La sculto-pittura, forse diventa la maniera più divertente e semplice di trovare uno spazio discreto, che valorizzi l’ambiente. A casa mia ho realizzato un drago con delle placche che fuoriescono da una cornice pittorica con un effetto in tre dimensioni: si ottiene un’opera dall’aspetto decisamente decorativo».

L’approccio alla sculto-pittura lo avevi avuto in precedenza?

«Avevo lavorato su altre installazioni inserendole proprio nell’ambiente esterno, come il bosco che affianca casa mia, elaborando delle forme che fuoriescono e si adattano nel luogo in cui vengono pensate. Qui il parco di sculture è diventato un laboratorio a cielo aperto, dove trovo spazio e mi diverto a sperimentare».

Sulla via di casa tua c’è il Bosco incantato. Come è nato?

«Un’installazione pensata per un ambiente acquista veramente una vita propria, è un modo per risvegliare la fantasia. Mentre con il blocco di marmo era il materiale stesso che mi suggeriva un’idea, ora è il luogo in cui si dovrebbe inserire l’opera che mi suggerisce la forma e l’idea su cui lavorare. “Giocare” in uno spazio più ampio non è riduttivo: ambiente e opera si fondono insieme e diventano un tutt’uno».

Quali sono i tuoi progetti ora che hai scelto la Langa?

«Sono entrata in contatto con altri artisti locali, in particolare quelli legati all’associazione Cavalieri delle Langhe nel progetto Macàl e ho iniziato a collaborare con loro partecipando a mostre itineranti nelle Langhe, dove ogni artista espone in diversi paesi, creando un percorso artistico. Un circuito interessante è Forme e colori, presentato venerdì scorso al castello di Grinzane al quale partecipo».

Dove approderanno le tue idee future?

«Parteciperò alla fiera d’arte internazionale ArtInnsbruck, in Austria, dal 27 al 30 ottobre: la mia idea è di spaziare un po’ verso quelle realtà delle fiere espositive internazionali che offrono opportunità e continuità sulla vendita delle opere. Naturalmente vendere le proprie opere aiuta a rigenerare nuova arte, quindi dà modo di poter crescere ed investire concretamente sul proprio lavoro artistico».

 Alice Ferrero

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