CHIESA CATTOLICA Torna l’appuntamento annuale che richiama l’attenzione sulla missione dei sacerdoti, sulla loro opera e sulle Offerte dedicate al loro sostentamento. Tra i 33mila preti diocesani segnaliamo in Piemonte, , della Diocesi di Cuneo, e don Federico Suria, della Diocesi di Mondovì, ideatori di una web radio per veicolare la parola di Dio tra i giovani.
Ogni giorno ci offrono il loro tempo, ascoltano le nostre difficoltà e incoraggiano percorsi di ripresa: sono i nostri sacerdoti che si affidano alla generosità dei fedeli per essere liberi di servire tutti.
Per richiamare l’attenzione sulla loro missione, torna domenica 18 settembre la Giornata nazionale delle offerte per il sostentamento del clero diocesano, che sarà celebrata nelle parrocchie italiane.
La Giornata – giunta alla 34ª edizione – permette di dire grazie ai sacerdoti, annunciatori del Vangelo in parole e opere nell’Italia di oggi, promotori di progetti anti-crisi per famiglie, anziani e giovani in cerca di occupazione, punto di riferimento per le comunità parrocchiali. Ma rappresenta anche il tradizionale appuntamento annuale di sensibilizzazione sulle offerte deducibili.
«È un’occasione preziosa – sottolinea il responsabile del servizio promozione per il sostegno economico alla Chiesa cattolica, Massimo Monzio Compagnoni – per far comprendere ai fedeli quanto conta il loro contributo. Non è solo una domenica di gratitudine nei confronti dei sacerdoti ma un’opportunità per spiegare il valore dell’impegno dei membri della comunità nel provvedere alle loro necessità. Basta anche una piccola somma ma donata in tanti».
Nonostante siano state istituite nel 1984, a seguito della revisione concordataria, le offerte deducibili sono ancora poco comprese e utilizzate dai fedeli che ritengono sufficiente l’obolo domenicale; in molte parrocchie, però, questo non basta a garantire al parroco il necessario per il proprio fabbisogno. Da qui l’importanza di uno strumento che permetta ad ogni persona di contribuire, secondo un principio di corresponsabilità, al sostentamento di tutti i sacerdoti diocesani.
«Le offerte – aggiunge Monzio Compagnoni – rappresentano il segno concreto dell’appartenenza ad una stessa comunità di fedeli e costituiscono un mezzo per sostenere tutti i sacerdoti, dal più lontano al nostro. La Chiesa, grazie anche all’impegno dei nostri preti, è sempre al fianco dei più fragili e in prima linea per offrire risposte a chi ha bisogno».
E da una grande sofferenza condivisa da molti giovani, cioè la difficoltà di sentire la presenza degli amici nel periodo della pandemia, che don Fabrizio Della Bella e don Federico Suria hanno costruito l’idea di una web-radio che, a distanza di due anni, è ormai un progetto consolidato per intrattenere, comunicare e stimolare. Una stazione radio virtuale che ha un nome creativo dalle sfumature pop e bibliche – si chiama BarAbba – ed è promossa dalla pastorale giovanile vocazionale Mondovì, dall’Azione cattolica giovani Mondovì e dalle parrocchie Valle Stura. Operativa dalle 7 del mattino alle 11 di sera, è gestita grazie al supporto di tanti giovani che fanno parte dei movimenti e delle associazioni parrocchiali.
Lo stile dei due don, entrambi originari della provincia di Cuneo, è dinamico e coinvolgente per i ragazzi, anche nel linguaggio e nell’approccio. Don Fabrizio, quasi quarantenne, esercita il suo sacerdozio in diverse parrocchie della Diocesi di Cuneo, si definisce un «prete in montagna» che si «sente amato» ed è alla ricerca di «un posto piccolo, ma adatto a me». Anche don Federico è giovane, solo un paio di anni in più del collega di trasmissione, e opera su tre parrocchie della Diocesi di Mondovì, oltre che essere direttore dell’Ufficio per la pastorale giovanile vocazionale, assistente diocesano per l’Azione cattolica ragazzi e dell’Azione cattolica settore giovani. Dice di sentirsi un «prete di periferia» e in radio «grido nel megafono la Parola del Boss a ritmo di ska e Jovanotti».
«BarAbba – spiegano i due sacerdoti – è un aggregatore di podcast, blog e video-diari, organizzato come una vera e propria web-radio. I programmi on-demand sono realizzati da giovani delle equipe delle parrocchie e dei movimenti cattolici, così come i contenuti offerti via blog. BarAbba è un bar. Un lungo bancone virtuale, un dehor affollato per finta, una schiera di tavolini ammucchiati, chiasso, risate, musica, voglia di vita».
E la radio è effettivamente strutturata come un vero e proprio bar. Gli avventori digitali possono scegliere da un variegato menu se preferiscono fare colazione, aperitivo o soirée. E le rubriche effettivamente alimentano la voglia di ascoltare e lasciarsi guidare: da Shekerati, che approfondisce temi importanti come il rapporto tra fede e scienza, a Malva, favola e tisana, passando per Energy drink, storie di vita, fino a Il bicchiere della staffa per concludere la giornata. Particolarmente apprezzato è Chewing gum, masticare la parola di Dio che vede i due sacerdoti commentare quotidianamente dei brani biblici e che ha superato i 120 mila ascolti. «Mediamente, ogni settimana, circa 2.500 persone ascoltano solo questo programma», ricorda don Fabrizio.
La web radio è ormai una community virtuale con declinazioni nella realtà di tutti giorni, perché i ragazzi si vedono, programmano, discutono e si relazionano.
Utilizzare i mezzi digitali in maniera costruttiva è alla base dell’impegno dei due sacerdoti che riescono in questo modo ad abbinare la produzione di contenuti con la voglia di stare assieme e fare squadra. In cima agli interessi, in maniera certamente adeguata ai tempi, c’è il podcast, un mezzo che sfrutta esclusivamente l’audio per raccontare, con tutto il campionario di suoni e musica di supporto, ma anche la produzione di video che appassiona certamente i giovanissimi, così come testimoniato dall’evoluzione dei social. E infatti la web radio è presente anche su Youtube e Twitch, oltre che ovviamente su Telegram, Facebook, Twitter e Instagram. Una crescita sociale e anche professionale perché all’interno del progetto si organizzano anche corsi di formazione tecnica ed espressiva col supporto di esperti del settore.
Questa è solo una delle tantissime storie di salvezza e aiuto portate avanti sul territorio da sacerdoti, impegnati in prima linea, e dalle loro comunità. I sacerdoti sono sostenuti dalle offerte liberali dedicate al loro sostentamento. Nel sito www.unitineldono.it è possibile effettuare una donazione ed iscriversi alla newsletter mensile per essere sempre informati su storie come queste che, da nord a sud, fanno la differenza per tanti.
Destinate all’Istituto centrale sostentamento clero, le offerte permettono, dunque, di garantire, in modo omogeneo in tutto il territorio italiano, il sostegno all’attività pastorale dei sacerdoti diocesani. Da oltre 30 anni, infatti, questi non ricevono più uno stipendio dallo Stato, ed è responsabilità di ogni fedele partecipare al loro sostentamento. Le offerte raggiungono circa 33mila sacerdoti al servizio delle 227 diocesi italiane e, tra questi, anche 300 preti diocesani impegnati in missioni nei Paesi del Terzo Mondo e circa 3mila, ormai anziani o malati dopo una vita spesa al servizio degli altri e del Vangelo.
In occasione della Giornata del 18 settembre in ogni parrocchia i fedeli troveranno locandine e materiale informativo per le donazioni.
Per maggiori informazioni:
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La raccolta storica delle offerte per i sacerdoti destinate all’Istituto centrale sostentamento clero
Nella tabella che segue sono raccolti i dati storici sulla raccolta annuale delle offerte per i sacerdoti, destinate all’Istituto Centrale Sostentamento Clero (I.C.S.C.) che le distribuisce ai circa 33 mila sacerdoti diocesani, dal 1989 al 2021.
Dati storici sulla raccolta annuale delle offerte per i sacerdoti (Fonte: elaborazione C.E.I. su dati dell’I.C.S.C.)
Anni | Donazioni (migliaia di €) | Numerosità
delle offerte |
Numerosità
degli offerenti* |
Offerta media
(in €) |
1989 | 13.193 | 105.704 | 98.367 | 125 |
1990 | 20.377 | 175.132 | 139.821 | 116 |
1991 | 21.232 | 185.370 | 143.124 | 115 |
1992 | 23.535 | 211.138 | 168.051 | 111 |
1993 | 22.492 | 189.213 | 152.362 | 119 |
1994 | 23.736 | 196.417 | 163.018 | 121 |
1995 | 22.397 | 190.057 | 156.395 | 118 |
1996 | 21.879 | 203.044 | 162.825 | 108 |
1997 | 21.773 | 197.588 | 155.712 | 110 |
1998 | 21.398 | 192.072 | 150.781 | 111 |
1999 | 20.553 | 189.475 | 148.049 | 108 |
2000 | 20.031 | 181.453 | 143.091 | 110 |
2001 | 19.293 | 182.634 | 143.476 | 106 |
2002 | 19.036 | 182.272 | 143.215 | 104 |
2003 | 18.326 | 176.801 | 140.280 | 104 |
2004 | 18.229 | 177.890 | 138.682 | 102 |
2005 | 17.470 | 169.764 | 133.411 | 103 |
2006 | 16.369 | 155.501 | 122.643 | 105 |
2007 | 16.803 | 171.544 | 128.943 | 98 |
2008 | 16.562 | 160.878 | 120.607 | 103 |
2009 | 14.908 | 147.065 | 114.481 | 101 |
2010 | 14.017 | 137.319 | 106.556 | 102 |
2011 | 12.794 | 126.940 | 99.207 | 101 |
2012 | 11.837 | 113.093 | 88.881 | 105 |
2013 | 11.251 | 117.272 | 88.309 | 96 |
2014 | 10.546 | 110.831 | 81.996 | 95 |
2015 | 9.687 | 97.582 | 71.822 | 99 |
2016 | 9.366 | 99.906 | 78.330 | 94 |
2017 | 9.609 | 102.820 | 78.176 | 94 |
2018 | 8.801 | 98.926 | 74.928 | 89 |
2019
2020 2021 |
7.837
8.718 8.438 |
85.756
109.983 106.184 |
66.509
78.853 75.826 |
91
79 79
|
*dal 1989 al 2015 sono esclusi i donatori che hanno fatto un’offerta tramite il canale bancario, invece inclusi a partire dal 2016
Il fabbisogno per il sostentamento del clero anno 2021
Nel consuntivo relativo al 2021, il fabbisogno complessivo annuo per il sostentamento dei sacerdoti è ammontato a 521,2 milioni di euro lordi, comprensivi delle integrazioni nette mensili ai sacerdoti (12 l’anno), delle imposte Irpef, dei contributi previdenziali e assistenziali e del premio per l’assicurazione sanitaria.
A coprire il fabbisogno annuo provvedono: per il 16,3% in prima battuta gli stessi sacerdoti, grazie agli stipendi da loro percepiti (per esempio quali insegnanti di religione o per il servizio pastorale nelle carceri e negli ospedali); per il 7,3% le remunerazioni percepite dagli enti presso cui prestano servizio pastorale (parrocchie e diocesi). Il resto è coperto per il 4,8% dalle rendite degli Istituti diocesani per il sostentamento del clero, per il 71,6% dall’Istituto Centrale Sostentamento Clero attraverso le offerte deducibili per il sostentamento del clero e con una parte dei fondi derivanti dall’8xmille. Nel 2021 le fonti di finanziamento sono state:
- Totale (milioni di euro) 521,2 100%
- Remunerazioni proprie dei sacerdoti 84,7 16,3%
- Parrocchie ed enti ecclesiastici 38,3 7,3%
- Redditi degli Istituti diocesani 24,9 4,8%
- Offerte per il sostentamento 8,4 1,6%
- Quota dall’otto per mille 364,9 70,0 %
Sono stati quasi 33mila i sacerdoti secolari e religiosi a servizio delle 227 diocesi italiane: 30.142 hanno esercitato il ministero attivo, tra i quali circa 300 sono stati impegnati nelle missioni nei Paesi del Terzo Mondo come fidei donum, mentre 2.596 sacerdoti, per ragioni di età o di salute, sono stati in previdenza integrativa.
Modalità per fare un’Offerta per il sostentamento dei sacerdoti
Per sostenere i sacerdoti diocesani con le Offerte Uniti nel dono, si hanno a disposizione 5 modalità:
- Si può utilizzare il conto corrente postale n. 57803009 per effettuare il versamento alla posta.
- Carta di credito Grazie alla collaborazione con Nexi, i titolari di carte di credito Mastercard e Visa possono inviare l’Offerta, in modo semplice e sicuro, chiamando il numero verde 800 825000 oppure collegandosi al sito Internet www.unitineldono.it/dona-ora/
- Si può donare tramite Paypal in modo veloce e sicuro selezionando questa opzione sul sito al momento della donazione. www.unitineldono.it/dona-ora/
- Si può donare con un bonifico sull’iban IT 90 G 05018 03200 000011610110 a favore dell’Istituto Centrale Sostentamento Clero specificando nella causale “Erogazioni Liberali” ai fini della deducibilità. L’elenco delle altre banche disponibili a ricevere un ordine di bonifico è consultabile su www.unitineldono.it/dona-ora/.
- Si può anche effettuare il versamento direttamente presso gli Istituti diocesani sostentamento clero (elenco Istituti diocesani sostentamento clero www.unitineldono.it/lista-idsc).
L’offerta è deducibile.
Il contributo è libero. Per chi vuole queste Offerte sono deducibili dal proprio reddito complessivo, ai fini del calcolo dell’Irpef e delle relative addizionali, fino ad un massimo di 1032,91 euro annui. L’Offerta versata entro il 31 dicembre di ciascun anno può essere quindi indicata tra gli oneri deducibili nella dichiarazione dei redditi da presentare l’anno seguente. Conservare la ricevuta del versamento.