Il vetro: bello, utile, ecologico

Il vetro dal recupero al riutilizzo
©MARCATO

ANALISI Il binomio vino-vetro è antico di secoli. Ancora oggi la loro sinergia è foriera di sicuri risultati di qualità, tecnica ed economia. Anche se l’uomo ha cercato, spesso in nome del risparmio economico, di convertirsi ad altri materiali nel condizionamento delle sue bevande, sovente è tornato sui suoi passi, riconoscendo la grande affidabilità che il vetro offre al prodotto e alla sua conservazione. Del vetro e del suo mondo si è parlato nell’incontro del 7 settembre nella sala convegni di Banca d’Alba, in occasione di una nuova tornata di Circonomia (vedi a pag. 23) il festival internazionale dell’economia circolare e della transizione ecologica.

Come ha ricordato Roberto Cavallo, uno dei responsabili tecnici di Circonomia, il 2022 è stato proclamato dalle Nazioni Unite Anno internazionale del vetro. L’esordio è toccato ad Alessandro Della Valle di Uivetro, che ha ricordato come il vetro sia un materiale riciclabile all’infinito e come generi un circuito virtuoso con benefici sull’ambiente, sul risparmio energetico, sulla minore emissione di Co2 e sul minor consumo di materia vergine.

L’Italia, nel recupero del vetro, è ai primissimi posti a livello europeo con il 76% di vetro recuperato. Ma si può ancora fare di più visto che le stime indicano in 400mila tonnellate la quantità di vetro che si potrebbe ancora riciclare. Barbara Iascone dell’Istituto nazionale imballaggio ha ricordato come l’uso del vetro risalga addirittura agli Egizi, che nel 1500 a.C. utilizzavano ampolle di vetro per contenere unguenti e medicamenti. Tra i materiali di imballaggio il vetro occupa uno spazio di assoluto privilegio, con il 26 per cento di tutti gli imballi realizzati, un dato costante nel tempo. Tra gli imballi in vetro sono le bottiglie a occupare il primo posto con l’88 per cento del totale, seguite dai vasi (7%), dai flaconi (4%) e dal vetro tubo (1%).

Marina Marcarino, presidente del consorzio Albeisa, ha ricordato l’impegno che l’organizzazione che presiede dedica fin dal 1973 nel promuovere la storica bottiglia Albeisa per il confezionamento dei vini di Langa e Roero. E ha sottolineato l’impegno di Albeisa a favore dell’ambiente, in particolare con i progetti successivi per ridurre il peso delle bottiglie fino agli attuali 450 grammi, superando di volta in volta ostacoli tecnici e produttivi di non poco conto.

Anche Giorgio Calabrese, apprezzato nutrizionista, ha ribadito come il vetro sia salute, perché non crea alcuna interazione con gli alimenti che contiene. E ha ricordato che il vetro ha infiniti caratteri positivi quali la bellezza, la trasparenza, la leggerezza e il prestigio che sa comunque trasferire anche ai prodotti che contiene.

In chiusura Franco Fassio dell’Università di scienze gastronomiche di Pollenzo ha ricordato come siano ancora tanti i passi che la società deve compiere per arrivare a un livello adeguato di economia circolare, visto che il dato attuale a livello mondiale si ferma addirittura all’8,6 per cento di tutta l’economia. Anche se l’ambiente, il riciclo, la raccolta differenziata fanno oramai parte delle materie di insegnamento nelle scuole primarie, man mano che i ragazzi crescono perdono un po’ di quello spirito pionieristico che rivelano negli anni dell’infanzia.

Si è parlato anche di riuso delle bottiglie, soprattutto del vino o della birra, ma si è ribadito come la filiera del riciclo abbia raggiunto un livello tale da essere in grado di separare i vari tipi di vetro senza il bisogno di chiedere ai cittadini un impegno in più nel separare il vetro bianco da quello colorato.

Giancarlo Montaldo

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