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Primo giorno di scuola. Tra i presidi c’è ottimismo

Primo giorno di scuola. Tra i presidi c’è ottimismo
Lavagna multimediale dell'istituto di Diano

SCUOLA Caduta ormai la quasi totalità delle restrizioni legate al Covid-19, dialogando con i presidi di Langa si percepisce l’ottimismo e la voglia di tornare a un passato poco lontano.

Giorgio Marino, preside del Monti di Asti, è il reggente a Santo Stefano Belbo. «Nata come misura temporanea in caso di assenza del dirigente, ora la reggenza è diventata strutturale. La situazione nei plessi è abbastanza regolare, anche se attendiamo ancora alcune nomine. Sarà davvero un ritorno alla normalità piena. Abbiamo ripristinato gli orari che erano in vigore prima della pandemia».

Da Cortemilia, il dirigente Giuseppe Boveri commenta: «Mancano ancora docenti. Un tempo si faceva scorrere la graduatoria e l’insegnante sceglieva il posto. Ora le supplenze sono distribuite da un algoritmo e molti professori che tornavano ogni anno sono stati destinati altrove. Dal punto di vista delle misure sanitarie, se la situazione non peggiora, sarà tutto più semplice. Manterremo particolari attenzioni per alunni e lavoratori fragili».

Primo giorno di scuola. Tra i presidi c’è ottimismo 1
Purificatore d’aria della scuola di La Morra

Il preside di Neive Pierluigi Rocca dichiara: «Siamo fiduciosi. Con gli insegnanti abbiamo delineato le iniziative da proporre per migliorare il benessere psicofisico degli alunni. Grazie a fondi del Pnrr, implementeremo le dotazioni tecnologiche di ogni plesso per una didattica che sia sempre più attenta alle nuove esigenze».

L’istituto comprensivo di La Morra è retto da Valeria Cout dell’Einaudi. La vicepreside Stefania Borra specifica: «La superficie delle aule consente di mantenere il distanziamento. Le finestre ad apertura verticale permettono di arieggiare facilmente i locali: le lasceremo sempre aperte. In più, abbiamo acquistato cinque purificatori per igienizzare l’ambiente. L’aria entra nell’apparecchio ed esce pulita. Sono facilmente trasportabili e adatti alle aule più piccole».

Prosegue Borra: «Almeno fino a ottobre, l’educazione fisica si terrà all’aperto. In caso di recrudescenza del Covid-19 riattiveremo i turni in mensa e ci sposteremo, in parte, in locali individuati dai Comuni. Consigliamo di continuare a usare la mascherina e staremo attentissimi all’igienizzazione delle mani. A La Morra saranno anche inseriti 25 alunni ucraini. Per loro attiveremo corsi di italiano».

Primo giorno di scuola. Tra i presidi c’è ottimismo
Lavagna multimediale dell’istituto di Diano

La preside Elena Sardo di Dogliani sottolinea: «Cessa l’obbligo della mascherina, ma dovrà usarla chi manifesta lievi raffreddori. In casi più gravi, si dovrà restare a casa. Per un ritorno sereno alla normalità non bisogna allentare troppo le precauzioni. Per quanto riguarda l’organico siamo quasi al completo, mancano alcuni posti, specie sul sostegno». Gerlando Zuppardo Carratello, preside a Diano, commenta: «Per il secondo anno di fila, l’organico è pressoché completo. Le misure più stringenti sono state allentate: ciò aiuterà gli alunni a socializzare. Continueremo a chiedere di igienizzare le mani e arieggeremo le aule. Non ci saranno più i doppi turni in mensa e chi prestava assistenza ora potrà svolgere altre funzioni. In tutte le classi abbiamo sostituito le Lavagne interattive multimediali con nuovi schermi touch, acquistati con fondi europei e somme dell’istituto».

Bruno Bruna, dirigente a Bossolasco-Murazzano, riferisce: «Siamo riusciti a mantenere circa gli stessi alunni dell’anno scorso, ma a Niella c’erano solo otto iscritti e li abbiamo dovuti spostare su Feisoglio e Bossolasco. L’ufficio scolastico, a fine agosto, aveva nominato 24 docenti su 26, ma alcuni hanno rinunciato. Entro la prima settimana, comunque, partiremo a pieno regime, anche con mensa e pomeriggi. Le misure meno restrittive permetteranno di riprendere i progetti abbandonati negli ultimi due anni. Continueremo a puntare e investire molto sulla didattica all’aperto».

 Davide Barile

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