NARZOLE In via Pace fervono gli ultimi preparativi: dalle 14 di domani pomeriggio (domenica 11 settembre) duecento figuranti scatteranno ai posti di combattimento, o meglio di recitazione, per il ritorno, dopo due anni di interruzione della Rievocazione storica. Isolata del resto dell’abitato la strada, che si snoda nel cuore di Narzole, torna indietro di 220 anni intrecciando le vicende della costruzione della chiesa di San Rocco, con la parabola del pittore cheraschese Sebastiano Taricco, al quale la comunità commissionò la una pala d’altare da porre nell’edificio dedicato al santo protettore della comunità dalla peste del Seicento.
A coordinare gli sforzi dei volontari, tutti rigorosamente dotati di costumi autoprodotti, come da tradizione, ci sarà l’associazione Narzole20: «Quest’anno, rispetto al 2019, abbiamo introdotto alcune nuove scene: una è stata dedicata alle masche. Non abbiamo un personaggio tradizionale, come Pocapaglia, ma la superstizione non mancava nemmeno qui», spiegano dal direttivo. All’elenco delle novità si aggiunge anche la locanda, «ricavata in un cortile della strada: a mezzogiorno i visitatori potranno accomodarsi e provare l’esperienza di un pasto cucinato con ricette settecentesche». Tomini con cognà, pane e miele, cisrà e tagliatelle il menù, adatto per rifocillarsi dopo la visita alle postazioni dei figuranti, aperte fin dalle 10 del mattino, «le visite inizieranno alle 14. Fra i gruppi non mancheranno gli appestati del lazzaretto, i canti delle umiliate e San Rocco che salva i narzolesi dalla peste». Il pittore Sebastiano Taricco illustrerà la propria opera, con le informazioni fornite durante le visite guidate, possibili fino alle 18.
Davide Gallesio
