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Come buchi nel cielo: il festival sulla salute mentale (VIDEO)

Come buchi nel cielo: il festival sulla salute mentale

IL FESTIVAL Salute mentale non significa soltanto assenza di sofferenza ma anche prevenzione, qualità di vita relazionale e senso di speranza e ottimismo per il futuro. Negli ultimi anni sembra però che i mondi interiori delle persone affrontino fatiche crescenti. In Piemonte nel 2018, secondo una ricerca pubblicata da Ires, erano 62.832 gli utenti trattati dai servizi di salute mentale, nel complesso 168,9 ogni diecimila abitanti: un valore superiore (dell’1,4 per cento) a quello medio nazionale di 166,6.

Negli ultimi anni le cose sono peggiorate. Come hanno spiegato i referenti della Società italiana di psichiatria (Sip) a inizio ottobre, dopo la pandemia le difficoltà psichiatriche gravi (depressione, autolesionismo, psicosi, disturbi alimentari) negli adolescenti sono incrementate del 30 per cento e in Italia il 41% delle persone risulta a rischio di sviluppare problematiche psicologiche. Nell’etichetta di salute mentale non rientrano soltanto le sintomatologie estreme, ma anche quelle forme più lievi di sofferenza come isolamento sociale, ansia, solitudine e paura prolungata, conflittualità familiari.

Su queste tematiche serve sensibilizzazione, e soprattutto superare lo stigma sociale: ancora troppo spesso le persone associano alla sofferenza psicologica sensazioni di vergogna o di diffidenza, perché impaurite del giudizio. È necessario invece capire che la sofferenza è una componente umana, frutto di disuguaglianze sociali ed economiche. In questa cornice si è svolto ad Alba, in occasione della Giornata della salute mentale, il piccolo festival dal titolo “Come buchi nel cielo” organizzato da La valigia di Arlo, un progetto realizzato col sostegno della Compagnia di San Paolo e numerosi partner pubblici e privati.

Ieri, venerdì 14 ottobre, presso il locale I malpensanti di piazza Pertinace erano presenti gli psichiatri Lorenzo Garzaro, Ugo Zamburru e Davide Motto e l’esperto Luca Boccanegra, seguiti da reading poetici, spettacoli teatrali e il djset di Vincenzo Scalabrino.

m.d.

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