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Sgominata dai Carabinieri braidesi banda di ladri muratori

Sgominata dai Carabinieri braidesi banda di ladri muratori

BRA Arrotondavano lo stipendio di muratori con i furti i sei ragazzi albanesi arrestati, nei giorni scorsi, dopo tre mesi di indagini, dai Carabinieri della Compagnia cittadina. Sale slot, negozi, consorzi agrari e cantieri gli obiettivi colpiti dalla banda: nel complesso sono 12 i colpi, documentati dagli inquirenti, messi a segno a partire dal mese di gennaio. Cinque di loro sono stati condotti in carcere ad Asti, in applicazione delle misure di custodia cautelare, mentre per l’ultimo il Gip del Tribunale di Asti ha decretato i domiciliari. Un altro giovane, anch’egli albanese, infine, è stato arrestato e processato per direttissima, per aver ottenuto dalla banda due chilogrammi di marijuana. Alcuni risiedevano a Narzole, gli altri in altri comuni del Braidese.

Di un gruppo criminale poliedrico, ha parlato il comandante dell’Arma cittadina, maggiore Massimo Caputo: «Gli arrestati sfruttavano il loro lavoro sia per la mobilità garantita che per svolgere certosini sopralluoghi dei bersagli da colpire e per piazzare la merce che veniva rubata. Erano abili nel capire quando entrare in azione e veloci nell’esecuzione». Grazie a canali rodati – alcuni condurrebbero verso l’Alessandrino – un mini-escavatore rubato in un cantiere nel Savonese era stato rivenduto a ignari compratori, dopo  un periodo di occultamento in un nascondiglio. Il gruppo entrava in azione di notte, diviso in “batterie” solitamente composte da tre persone, «il momento della ricettazione, invece, coinvolgeva tutta la banda».

Le indagini dei militari in forza al Nucleo investigativo erano iniziate dopo due furti ai danni di una sala slot, nel Comune di Bra e una bar dotato delle “macchinette”, a  Cherasco: decisive per la loro identificazione le riprese delle telecamere posizionate nel primo esercizio. Nei filmati si vedevano i membri del gruppo aprire i dispositivi da gioco con il piede di porco e prelevare il bottino: nel complesso i due furti avevano fruttato 5mila euro. Dalle riprese i militari sono riusciti a individuare i presunti responsabili «e ricostruire l’organigramma del gruppo, poi sottoposto ad attività di pedinamento e controllo. Tutti erano già noti alle Forze dell’ordine». I militari sono riusciti così a documentare il tentato assalto a un consorzio agrario del Cheraschese, quindi il furto di «alcuni quintali di fertilizzante» in quello di Castelletto Stura, ma anche un colpo in un negozio di attrezzi da palestra. A Narzole la banda «ha portato via materiale dal deposito di una ditta edile»; a Fossano, invece, «gli arrestati hanno forzato una dozzina di box auto, in un quartiere residenziale, senza tuttavia sottrarre nulla, forse perché non hanno trovato la refurtiva attesa».

Difficile quantificare l’ammontare della refurtiva perché piazzata in breve sul mercato: a carico dei fermati la Procura, col magistrato Gabriele Fiz, ha formulato le ipotesi di furto aggravato in concorso, ricettazione e detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio.

Davide Gallesio

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