In viaggio, alla scoperta di un universo che fa arte attraverso il suo mestiere

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IL REPORTAGE Al teatro sociale Giorgio Busca, sabato 12, si è svolta la festa della zona di Alba della Confartigianato. Dopo i saluti istituzionali, sono state premiate le imprese artigiane che hanno raggiunto significativi anniversari di fedeltà associativa. Due i traguardi per il mezzo secolo di appartenenza, entrambi albesi: Allario pneumatici e la tipografia L’artigiana. L’elenco dei premiati per i trentacinque anni annovera: il pastificio Bon aptit di Corneliano, Cagnasso frigoriferi di Guarene, gli elettricisti Giacone e Rainero di Canale, Its termoidraulica di Alba, l’elettricista Spirito Nervo di Baldissero, l’officina autorizzata New Holland di Armando La Falce di Guarene, l’acconciatrice albese Salvina Schifano, la Stamperia albese di Stefania e Daniela Balestra e infine Val verniciature di Federico Taschini di Alba.

Accanto a chi ha più anzianità ed esperienza, da alcuni anni la Confartigianato ha scelto di segnalare con un riconoscimento le nuove imprese. A condurle, in molti casi, sono giovani e giovanissimi. Quelle sorte nel 2021 sono: Daniele Bertello di Montaldo (edilizia); Elegance Simon di Simone Boffa (Alba, acconciatori); Fuori dal comune di Elisa Pelassa (Guarene, gastronomia); Gastronomia pasta fresca da Mimma di Girolama Macrì (Alba); Io di Carla Anselmo (Montaldo, composizioni floreali e dipinti); L’atelier del gusto di Sara Saglietti (pasticceria, Albaretto della Torre); Lucio Marino di Sinio (lavori agricoli); Moldek Srl (Alba, automazioni industriali); Pods your Personal drivers Srl (Alba, trasporto persone); Sg Fabbro di Giorgio Scalone (Piobesi).

La serata è proseguita con lo spettacolo Brividi immorali di Laura Morante, preceduto dalla lettura di alcuni brani di Beppe Fenoglio. Si è trattato della quinta tappa di un percorso artistico avviato nell’ambito del progetto Creatori di eccellenza, pensato per promuovere le attività artigianali del Cuneese.

DANIELA BALESTRA

 2A parlare dell’iniziativa è Daniela Balestra, vicepresidente di Confartigianato Cuneo: «Il progetto Creatori di eccellenza è legato all’artigianato di qualità. Nel tempo, abbiamo coinvolto cuochi, pasticceri e proposto la serie dei panini gourmet. Sull’onda degli incidenti sul lavoro, quest’anno abbiamo organizzato spettacoli nelle aziende, per mostrare alla gente che sono spazi sicuri». Gli stabilimenti coinvolti sono stati Fonti san Bernardo di Garessio, Segherie Chiapella di Fossano, Birrificio artigianale Baladin di Piozzo e Dronero carpenterie. «Tutti gli appuntamenti sono stati preceduti da una visita guidata, per approfondire la quotidianità del lavoro artigiano. La serata albese è stata la conclusione del percorso, in collaborazione con il centro studi Beppe Fenoglio».

Ogni anno, Confartigianato Cuneo pubblica, attraverso la Nino Aragno editore, la guida Creatori di eccellenza. Continua Balestra: «Continueremo comunque a insistere sulla sostenibilità delle imprese artigiane. La pubblicazione ci riempie di orgoglio: siamo arrivati a oltre trecento pagine e sta diventando una raccolta da collezione, da consultare ogni volta che si deve visitare qualche angolo della nostra provincia».

Uno degli obiettivi che si prefigge Confartigianato è «affiancare l’impresa, fornendo consulenza a tutto tondo. Un tempo eravamo soltanto un sindacato che offriva servizi come contabilità e formazione. Adesso seguiamo l’azienda passo dopo passo, aiutando a sviluppare un’idea e gestendo i complessi rapporti con le banche, gli investimenti e i bandi».

I NUMERI

Le aziende artigiane italiane sono 1.291.156, corrispondenti a circa il 21 per cento del totale. In tutto, impiegano due milioni e seicentomila persone, mentre il contributo del settore al Pil si aggira sui 148 miliardi. In provincia di Cuneo sono 16.984 le imprese artigiane iscritte alla Camera di commercio. Sempre nella Granda, gli associati a Confartigianato sono 8.508: la sezione cuneese è la seconda in Italia per numero di aderenti. La zona di Alba conta oltre 1.500 iscritti. I restanti sono suddivisi nelle sezioni di Cuneo, Borgo San Dalmazzo, Bra, Carrù, Ceva, Dogliani, Dronero, Fossano, Mondovì, Saluzzo e Savigliano. Il presidente provinciale di Confartigianato è Luca Crosetto, mentre il numero uno regionale è Giorgio Felici.

DANIELE CASETTA

Il presidente della zona di Alba Daniele Casetta fa il punto sulla situazione economica: «Alba è una delle aree più dinamiche nel panorama di Confartigianato. Viviamo comunque, come tutti, le difficoltà legate al rincaro delle materie prime, mentre i problemi maggiori li hanno le imprese energivore. Penso per esempio al panettiere, che necessita di elettricità per far funzionare il forno». Parlando della sicurezza, tema portante del progetto Creatori di eccellenza 2022, Casetta spiega: «Rispetto all’industria, le imprese artigiane vivono una difficoltà maggiore per la gestione della sicurezza. Non che i nostri ambienti di lavoro siano meno sicuri, ma dal punto di vista burocratico, rispetto alle grandi aziende, è tutto molto più complicato. Basti pensare, a titolo di esempio, che per aprire un cantiere edile gli adempimenti sono gli stessi per quello che viene allestito per due giorni e per quello che resta in piedi alcuni mesi. Per ovviare ai problemi, sarebbe opportuna la concessione di deroghe».

Il mondo dell’artigianato è molto «ampio e sfaccettato, a volte interseca settori come l’agricoltura e il commercio. In fondo, l’artigiano è chiunque prenda un prodotto e lo trasformi». Il comparto edilizio annovera il maggior numero di associati. Misure come il Superbonus «hanno dato una mezza spinta in avanti per poi far seguire un gran rallentamento. Il problema è legato soprattutto alla cessione del credito, la liquidità necessaria è enorme e le piccole imprese non hanno i mezzi per reggere», spiega Casetta.

Ciò che la Confartigianato chiede per le imprese associate non sono incentivi e benefici, ma «una semplice riduzione della burocrazia, che continua a soffocarci. E, oltretutto, comporta un costo non indifferente. Nonostante il passaggio al digitale, la mole di fogli a cui bisogna fare fronte aumenta sempre più».

STAMPERIA ALBESE

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Tra i premiati per i 35 anni di fedeltà associativa c’erano anche Daniela Balestra, 39 anni, e la sorella Stefania, cinquantenne, titolari della Stamperia albese di via Aldo Moro. «Abbiamo raccolto il timone dell’impresa fondata da nostro padre Giuseppe, già presidente della zona di Alba e di Confartigianato Piemonte, e da nostra madre Renza. Nata come piccolo laboratorio grafico nel centro di Alba, l’idea fu della mamma, dattilografa. Dall’attività classica di stampa di volantini e biglietti, nel corso degli anni ci siamo innovati. Oggi siamo specializzati nella produzione di confezioni e di etichette autoadesive per bottiglie». Oltre alle due socie, «abbiamo tre dipendenti, tutti giovani e residenti nei dintorni. Inoltre, collaboriamo con altre aziende. Abbiamo affrontato diversi percorsi di studio, che ci aiutano nel nostro cammino. Io mi sono formata all’Istituto europeo di design», spiega Daniela.

L’ARTIGIANA

 2I cinquant’anni di storia della tipografia L’artigiana di corso Bra li riassume il fondatore Francesco Corino, classe 1938: «Dei tre soci iniziali, sono rimasto io e il futuro è rappresentato dai miei figli. Il nostro settore ha attraversato profondi cambiamenti. Sono tipografo dall’età di quattordici anni. All’inizio degli anni Settanta ci accorgemmo che nessuno voleva più stampare manifesti per le feste. Ritenemmo che, al contrario, ci fosse ancora molto spazio per questo e decidemmo di metterci in proprio. La storia ci ha dato ragione».

L’artigiana è sempre stata al passo con i tempi: «Siamo un’azienda artigiana ad alta tecnologia, che si serve di macchinari all’avanguardia, e abbiamo quindici dipendenti. Curiamo tutte le fasi, dalla grafica alla stampa fino alla fustellatura e all’applicazione della colla. Facciamo di tutto, dal volantino al ricordino, passando per la grande pubblicazione e le confezioni. Possiamo dire di essere al servizio della zona e del territorio. Abbiamo lavorato molto anche con bollettini parrocchiali e manifesti elettorali».

GIACONE E RAINERO

Siamo nel gennaio 1984. Giorgio e Franco, due giovani amici di Canale, l’uno del 1960 e l’altro del 1961, dopo aver frequentato la scuola professionale per elettricisti e avere lavorato alcuni anni alle dipendenze decidono di mettersi in proprio. Nasce in questo modo la ditta Giacone e Rainero, premiata ora per i 35 anni di fedeltà associativa. Spiegano i due soci: «Gli inizi sono stati duri, lavoravamo fino a tardi con gran fatica e sacrifici. Poco alla volta siamo riusciti a ricevere sempre più richieste di lavoro e abbiamo assunto dei dipendenti, fino agli attuali venti. Dalla sede di piazza Bernardi, nel 2008 ci siamo spostati nell’area artigianale di Canale». Ora i soci sono quattro. C’è il figlio di Giorgio, Enrico, e c’è Andrea Bodda, ex dipendente. Giorgio ed Enrico hanno ottenuto la pensione, ma continuano nella loro attività: «Il lavoro non ci manca, tra i clienti abbiamo aziende, comprese molte cantine, rappresentanti del terziario e privati cittadini».

L’ATELIER DEL GUSTO

In località Tre cunei, nella porzione che ricade sotto Albaretto, lo scorso anno ha aperto L’atelier del gusto. La titolare è Sara Saglietti, classe 2000. Dopo il diploma all’alberghiero di Mondovì, spiega, «ho lavorato per un po’ di tempo nel settore della ricettività turistica. Ho sempre avuto la passione per la pasticceria e ho poi deciso di provare ad aprire la mia attività. La mia famiglia mi ha supportata economicamente». Il laboratorio è ospitato nei locali precedentemente usati come autorimessa. Prosegue Sara: «Dalle nonne, ma anche dalle zie, ho appreso molte delle ricette che propongo. Per ora lavoro solo su ordinazione, ma mi piacerebbe aprire un negozio per la vendita diretta. Oltre ai dolci, preparo anche alcune specialità salate. Il mio cavallo di battaglia è un cracker con nocciole: l’ho portato anche alla commissione durante l’esame di maturità». La clientela è costituita soprattutto da «persone che vogliono festeggiare compleanni o altre ricorrenze. Sono molto richieste le torte. Produco poi dei biscotti, venduti tramite attività commerciali della zona. Per la promozione uso Facebook e WhatsApp, ma trovo ancora molto utile il passaparola».

Davide Barile

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