Ultime notizie

I Cappuccini ricordano i 70 anni della morte del frate Santo sepolto a Bra

I Cappuccini ricordano i 70 anni della morte del frate Santo sepolto a Bra

BRA Pochi a Bra conoscono la storia di Padre Angelico Pittavino da None, morto nel 1953, attualmente Venerabile e sepolto nella Chiesa di S.Maria degli Angeli sulla Rocca.

Nacque a None il 28 maggio 1875 da una famiglia contadina. A causa di contrasti familiari (il padre era ben contento di avere un figlio prete, ma non frate) entrò nel seminario diocesano di Chieri. Alla morte del padre però passò al noviziato dei cappuccini di Racconigi. Venne ordinato il 18 dicembre 1897. Per quindici anni fu solerte professore di filosofia per i novizi, poi fu ministro provinciale dei cappuccini del Piemonte. Nel 1914 poté partire missionario come aveva sempre sognato e rimase in Eritrea e in Etiopia per circa trent’anni. Il suo stile missionario era quello di vivere come vivevano i popoli a cui andava ad annunciare il Vangelo. Curò molto le vocazioni locali. Fondò varie stazioni missionarie, scuole, ambulatori. Per le sue innumerevoli attività lo chiamavano “frate tuttofare”. Espulso dall’Etiopia per motivi politici nel 1943 tornò in Italia e si ritirò nel convento di Bra dedicando il suo tempo alla preghiera, al ministero del confessionale e alla predicazione. Morì il 15 gennaio 1953. La sua salma riposa oggi nella chiesa dei Cappuccini. Quest’anno cade il 70° anniversario e domenica 15 gennaio presso i Cappuccini sarà celebrato con grande solennità.

Ecco il programma per le celebrazioni:

  • Ore 8 –  Messa domenicale;
  • Ore 9.30 – S.Messa presieduta da fr. Roberto Ragni, Ministro provinciale dei cappuccini e ammata dai now di Tarona;
  • Ore 11  – S.Messa in rito abissino animata dalla comunità eritrea di Milano alla presenza dei cittadini di None. Al pomeriggio alle 15 una Meditazione di frate Lukas Barzano, cappuccino eritreo e preghiera sulla tomba del Venerabile
  • Ore 20 – S.Messa domenicale.

Un Santo a Bra, ma poco conosciuto. Sarà questa l’occasione per ridare slancio alla devozione di Padre Angelico e per avvicinare il giorno della sua Beatificazione. La devozione a Padre Angelico non è una fiamma spenta, ma che va alimentata. Per diventare Beato manca il primo miracolo: i miracoli non si contemplano solo ma si devono cercare.

Lino Ferrero

Banner Gazzetta d'Alba