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L’amor cortese anni ’80 di Marco Drago

L’amor cortese anni ’80 di Marco Drago
© Giovanni Giovannetti

CANELLI Un’ossessione per il primo amore, una ragazza «piccolina» e «castana», nella provincia italiana, immobile eppure ricca di fermento. Gli anni Ottanta sono al centro di Innamorato, il nuovo romanzo del canellese Marco Drago in uscita oggi (martedì 24 gennaio) per i tipi di Bollati Boringhieri. Il ritorno propone una storia autobiografica raccontata in prima persona con un lungo flusso di coscienza che arrovella l’autore.

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La copertina del nuovo romanzo di Marco Drago

La prima esperienza sentimentale, con una compagna di scuola, viene ripercorsa ritrovando emozioni e immagini sepolte. Tra sbalzi temporali, riflessioni e digressioni il narratore racconta il corteggiamento seguito a un innamoramento fulmineo in prima liceo (basta uno sguardo, come nella miglior tradizione cortese) e la fase successiva, che unisce due persone molto diverse, a iniziare dall’estrazione sociale: lei viene dalla buona borghesia, pochi grilli per la testa e una compagnia di amici «che sembrano usciti da Happy days», lui frequenta gente borderline (musicisti, alcolisti e pure qualche tossico), è sempre senza soldi e passa le giornate in birreria a scrivere e a suonare in un gruppo rock demenziale.

La biografia di Drago non lascia dubbi: la Cassinasco degli anni ’80 fa da sfondo, insieme ad Asti e Genova (luogo degli studi universitari), anche se tutto viene lasciato impreciso e fiabesco, permettendo così a qualsiasi ragazzo che abbia vissuto quella stagione di immedesimarsi. C’è anche tanta musica, dai Cure a Frank Zappa, passando per Lou Reed e David Bowie. Marco spiega che «si riconoscono il Maltese e molti luoghi astigiani, ma ho voluto dare una forma quasi metafisica al libro, per far capire com’era la provincia italiana in quegli anni», che dopo quarant’anni non è cambiata poi così tanto: «Il Web e il turismo hanno provocato evoluzioni imprevedibili, cambiando le abitudini: forse oggi c’è più attenzione a chi viene da fuori che a chi ci abita. I luoghi di aggregazione mancano come ai miei tempi, ma sono diminuiti i cinema e i teatri: l’unica sala prove (che era a Canelli) è stata chiusa e non ci sono più molti gruppi musicali».

Il libro sarà presentato domenica 5 febbraio alle 17 nella biblioteca Monticone di Canelli, insieme a Dario Voltolini e a Massimo Branda, mentre venerdì 24 febbraio sarà la volta della libreria Alberi d’acqua di Asti.

Lorenzo Germano

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