Bongioanni (Fdi): «Grazie al ministro Sangiuliano la Granda sarà cerniera degli itinerari europei»

Autostrada: lavori spediti tra Roddi e Verduno ma servirà qualche mese in più per finirli 1

TORINO Reduce dall’incontro di ieri (giovedì 9 febbraio) della delegazione piemontese a Roma con il ministro della cultura Gennaro Sangiuliano e il viceministro alle infrastrutture Edoardo Rixi sul completamento dell’autostrada Asti-Cuneo, il capogruppo di Fratelli d’Italia a palazzo Lascaris Paolo Bongioanni commenta e analizza il risultato che permetterà di rimuovere lo stallo e consentire finalmente il completamento dell’infrastruttura.

 

«Anzitutto – sottolinea Bongioanni – voglio esprimere il mio ringraziamento al ministro Sangiuliano per la concretezza e il pragmatismo di una soluzione che supera rigidità burocratiche e riesce a tenere assieme le esigenze di salvaguardia ambientale di un paesaggio patrimonio Unesco con quelle di sviluppo e di collegamento di un territorio che, proprio grazie a questo, potrà essere ancora più raggiungibile e valorizzato nelle enormi potenzialità che tutti conosciamo. Sono ben trentotto anni che il Cuneese attende questa infrastruttura. Dal 1985, anno della presentazione del progetto autostradale, al 2005, anno di compimento del primo tratto di Sant’Albano Stura, si sono succeduti 11 ministri dei lavori pubblici. Dal 2005 a oggi altri 9 ministri. Il governo di centrodestra ha saputo innestare il cambio di marcia per concludere questa strada infinita».

L’atteso completamento dell’opera permetterà a Cuneo e alla sua provincia di essere collegata direttamente alla rete autostradale medio-padana, e di qui ai grandi itinerari del Nord Europa. «Una svolta – spiega Bongioanni – che si commenta da sé. Restituirà alla Granda il suo storico ruolo di cerniera fra l’Europa, le Alpi e il Mediterraneo, fermato da una troppo lunga marginalizzazione nella rete infrastrutturale italiana e internazionale. Finalmente la provincia più produttiva d’Italia potrà far valere appieno la propria competitività economica e turistica e ritrovare il posto che le spetta come crocevia degli assi continentali aperti verso la Riviera, il Principato di Monaco e la Costa Azzurra».

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