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Dall’opposizione: «Tartufo dell’anno, come svilire un riconoscimento prestigioso»

Il Tartufo dell'anno assegnato a presidente della Figc, Gabriele Gravina

ALBA Una nota dell’opposizione albese riguardo la consegna del tartufo dell’anno al presidente della Federcalcio Gabriele Gravina che avverrà oggi, durante la presentazione dello spot pubblicitario sulla nuova maglia della nazionale.

 

Abbiamo appreso, non senza stupore, dagli organi di stampa che il tartufo dell’anno 2022 sarà consegnato al presidente della Figc Gabriele Gravina.

Già il fatto che il riconoscimento venga dato nel 2023 a due mesi dal termine della Fiera del tartufo non depone bene.

Quanto alle modalità, anche queste non hanno precedenti. L’assessore Emanuele Bolla è corso a Roma il 31 gennaio ultimo giorno utile per la raccolta, si è fatto fotografare davanti all’ingresso della Federazione italiana gioco calcio; presumiamo stia lì immobile a custodire il pregiato esemplare di 216 grammi, a fare anticamera fino a venerdì 3 febbraio quando lo raggiungeranno il sindaco Carlo Bo, il governatore Alberto Cirio e la presidente della Fiera Lilliana Allena per la consegna.

Ma lo stupore  è legato soprattutto alla scelta del destinatario del riconoscimento e alla sua motivazione. Certo, se il calcio italiano avesse nel 2022 raggiunto traguardi straordinari poteva anche starci. Ad esempio la vittoria ai mondiali (dove peraltro la nazionale non si è neppure qualificata per la seconda volta consecutiva).

Invece la motivazione sta nel video (sicuramente bello e utile per il territorio) in cui la Federazione (anzi lo sponsor) ha presentato le nuove maglie della nazionale partendo dalla cerca del tartufo bianco d’Alba.

Pensando alle motivazioni del tartufo dell’anno del passato anche recente ed ai premiati ci sembra veramente un po’ poco: ricordiamo Liliana Segre, il regista Coppola, le attrici Sofia Loren e Claudia Cardinale, il presidente Giorgio Napolitano, Papa Francesco, Bebe Vio per citare solo alcuni dei premiati degli anni più recenti.

Ovviamente con tutto il possibile rispetto del presidente Gravina.

Insomma il titolo potrebbe essere: “come svilire un riconoscimento” prestigioso per Alba e il suo territorio, al fine pressoché esclusivo di consentire una passerella romana ai nostri rappresentanti politici.

Un consiglio postumo non richiesto: in realtà il tartufo dell’anno 2022 che è nel cuore di tutti è quello dato al presidente della Repubblica Sergio Mattarella venuto ad Alba in occasione dell’inaugurazione della Fiera per ricordare le figure di Beppe Fenoglio e Michele Coppino. Non serviva consegnarne altri.

I gruppi consiliari di minoranza, Uniti per Alba

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