L’INTERVISTA «Esiste un “modello Banca d’Alba” che viene preso a esempio dalle altre banche di credito cooperativo italiane. Non solo perché siamo il primo istituto in Italia per numero di soci e il secondo per volumi dopo Roma, ma per la nostra impronta, che parte dal presidio capillare del territorio grazie al lavoro delle nostre filiali, con l’obiettivo di soddisfare nel miglior modo possibile le esigenze di soci e clienti». Lo spiega Pierpaolo Stra, presidente del comitato esecutivo di Banca d’Alba, oltre che vicepresidente vicario riconfermato del gruppo Bcc Iccrea. Che il modello funzioni lo attesta Milano finanza, che pubblica annualmente l’Atlante delle banche leader, classificando i 333 istituti italiani secondo diversi parametri finanziari: Banca d’Alba si colloca ai vertici nazionali e al primo posto tra le banche di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta.
Ne parliamo con Tino Cornaglia, il presidente dell’istituto di credito cooperativo.
Che cosa significa per un ente come Banca d’Alba essere annoverata tra gli istituti di credito migliori del Paese, presidente?
«Significa aver svolto appieno il ruolo di banca del territorio, con serietà, prudenza e anche professionalità. Questi attestati sono motivo di orgoglio, ma non ci distolgono dal nostro vero obiettivo: continuare ad avere la fiducia dei nostri soci e clienti, che crescono ogni anno, confermando così la bontà del nostro modello».
Com’è cambiata la banca durante il suo mandato?
«Insieme agli amministratori, riteniamo di avere fatto un buon lavoro, in sinergia con il personale che è stato straordinario. Ogni anno crescono i principali indicatori, la maggior parte del-
l’utile viene destinato a riserva, incrementando il patrimonio a tutela dell’operato della banca a favore delle aziende e delle famiglie. Cerchiamo ogni giorno di esprimere la nostra vicinanza alla comunità, ascoltandone i bisogni, partecipando alla vita sociale, a convegni ed eventi. Questo per noi è essere banca del territorio».
Banca d’Alba festeggerà il suo primo quarto di secolo nel 2023. Quali sono le prossime sfide all’orizzonte?
«Festeggeremo questo traguardo in assemblea, insieme ai nostri soci. In realtà, la nostra banca nasce nel 1895, ma 25 anni fa è avvenuta la fusione delle tre casse rurali di Vezza, Diano e Gallo per dare vita all’attuale Banca d’Alba: un bisogno di tutto il territorio diventato realtà. Se guardiamo ai numeri del 1998, possiamo ritenerci soddisfatti del percorso, con una grande voglia di affrontare nuove sfide: per esempio, stiamo avviando un progetto di microcredito e lavorando per la costruzione di un grande centro polifunzionale che ospiterà gli eventi albesi, inclusa l’assemblea dei soci, magari già nel 2025».
Quanti sono i vostri soci?
«Sono 61.550, un numero in costante crescita che consolida il nostro primato italiano per popolosità della compagine sociale. Anche nel 2022 ne abbiamo accolti oltre duemila, di cui la metà con meno di 30 anni. Questa tendenza, che ricorre da anni, garantisce un ricambio generazionale importantissimo».
Davvero le colline Unesco sono uno dei territori più floridi d’Europa?
«Siamo una piccola Baviera, forse meglio per molti aspetti. Il Pil della nostra zona è altissimo e durante le crisi siamo sempre stati una caletta riparata dalla bufera. Sono convinto che dovremo continuare a crescere in tutti i settori strategici quali il turismo, il vitivinicolo, il manifatturiero, i servizi; ma occorre farlo in modo sostenibile, evitando eccessi che potrebbero avere risvolti negativi».
m.g.o.
Corino: «Siamo un modello eccellente per lo sviluppo»
L’INTERVISTA Entriamo nel merito della classifica di Milano finanza con il direttore generale di Banca d’Alba Riccardo Corino.
Direttore, ci può spiegare perché Milano finanza vi giudica così positivamente?
«Milano finanza misura e classifica ogni anno le oltre trecento banche italiane. Banca d’Alba è al primo posto tra gli istituti di Liguria, Piemonte e Valle d’Aosta in base al super indice delle eccellenze regionali, che tiene conto degli indicatori di solidità, redditività e qualità del credito».
In quali comparti si è distinto l’istituto da lei diretto?
«Banca d’Alba eccelle in tutti gli indicatori, espressione numerica dei punti cardine della nostra banca: la solidità rafforzata in questi anni, la produttività eccezionale, l’alta qualità del credito. A proposito del credito: siamo sesti tra tutte le banche italiane per la bassa percentuale di crediti deteriorati sul totale degli impieghi. Questo equilibrio virtuoso tra gli indicatori certifica la bontà del nostro modello di business ed è la miglior garanzia di sviluppo e crescita futura».
Quindi, può davvero dire di avere lavorato molto con tutta la sua squadra.
«Il nostro modello è incentrato sul servizio ed è quindi determinante l’elevata qualità, umana e professionale, di tutti i nostri collaboratori. Investiamo tantissimo in formazione interna, basti pensare che nell’ultimo anno abbiamo erogato 33mila ore di formazione. È inoltre proseguito l’inserimento di nuove leve nell’organico: nel 2022 abbiamo registrato 28 nuove assunzioni, per una età media inferiore ai 30 anni».
Banca d’Alba ha vinto anche un premio per il servizio alla clientela, vero?
«Dall’istituto tecnico Qualità e finanza di Monaco di Baviera è arrivato l’attestato di Campioni di servizio 2022, che premia la qualità del nostro modo di rispondere alla clientela, sulla base di un sondaggio rivolto a 250mila persone. È un riconoscimento che condivido con tutti i 510 colleghi, che rappresentano la vera eccellenza di Banca d’Alba. Siamo orgogliosi, perché riconosce uno dei nostri punti di forza: servire al meglio i nostri soci, le famiglie e le aziende».
La nota di Banca d’Alba
Banche leader: Banca d’Alba al primo posto in Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta
Recentemente Milano finanza, uno dei più diffusi quotidiani economici nazionali, ha pubblicato l’Atlante “Banche leader”, che annualmente analizza e classifica le 333 banche italiane secondo diversi parametri finanziari; Banca d’Alba si colloca ai vertici degli istituti nazionali e al primo posto tra le banche di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta.
Il super indice delle eccellenze regionali tiene conto degli indicatori di solidità, redditività e qualità del credito, coniugando i diversi parametri di bilancio con l’obiettivo di individuare gli Istituti che hanno saputo abbinare allo sviluppo della massa amministrata la capacità di generare profitti.
Il direttore generale, Riccardo Corino: «Banca d’Alba eccelle in tutti gli indicatori, espressione numerica dei punti cardine della nostra banca: la solidità rafforzata in questi anni, la produttività eccezionale, l’alta qualità del credito. A proposito del credito: siamo sesti tra tutte le banche italiane per la bassa percentuale di crediti deteriorati sul totale degli impieghi. Questo equilibrio virtuoso tra gli indicatori certifica la bontà del nostro modello di business ed è la miglior garanzia di sviluppo e crescita futura».
Il presidente, Tino Cornaglia: «Questo riconoscimento significa aver svolto appieno il ruolo di banca del territorio, con serietà, prudenza e professionalità. Gli attestati sono sempre motivo di orgoglio, ma non ci distolgono in alcun modo dal nostro vero obiettivo: continuare ad avere la fiducia dei nostri soci e clienti, che crescono ogni anno confermando la bontà del nostro modello».
Il vicepresidente, Pierpaolo Stra: «Nel credito cooperativo nazionale esiste un vero e proprio “modello Banca d’Alba” che viene preso a esempio dalle altre Bcc; non solo perché siamo la prima banca in Italia per numero di soci e la seconda per volumi dopo Roma, ma anche e soprattutto per il nostro modello di business che parte dal presidio capillare del territorio di riferimento grazie al lavoro delle nostre filiali, con l’obbiettivo di soddisfare nel miglior modo possibile le esigenze dei nostri soci e clienti».
Inoltre, dall’Itqf (Istituto tecnico qualità e finanza) di Monaco di Baviera è arrivato per Banca d’Alba anche l’attestato “Campioni di servizio 2022”, che la premia a livello nazionale per la qualità del servizio alla clientela, sulla base di un sondaggio rivolto a 250mila persone.
Il direttore Corino: «È un riconoscimento che condivido con tutti i 510 colleghi che rappresentano la vera eccellenza di Banca d’Alba. Siamo orgogliosi perché riconosce uno dei nostri punti di forza: servire al meglio i nostri soci, le famiglie e le aziende del nostro territorio».