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Lo stile di vita cristiano che aveva in mente Gesù

PENSIERO PER DOMENICA – SESTA TEMPO ORDINARIO – 12 FEBBRAIO

Le leggi sono un elemento di disturbo della vita o un dono di Dio? La risposta di molte culture antiche – dalla Grecia all’Asia, dall’islam all’ebraismo – è chiara: le leggi sono un dono della divinità per rendere migliore la vita degli uomini. Per convincersi basta provare a immaginare come potremmo viaggiare senza le norme del codice stradale. Ecco perché, come leggiamo all’inizio del Vangelo odierno (Mt 5,17-37) Gesù ha dichiarato di non essere venuto ad abolire la Legge, ma a dare compimento. Gesù ha interpretato la Legge e ne ha spiegato il senso.

Lo stile di vita cristiano che aveva in mente Gesù
La Torah (libro della Legge) a Gerusalemme nella festa di bar-mitzvah (ingresso nella maggiore età).

La Legge è una guida per vivere la vita in pienezza. Gesù ribadisce quanto intuito già dal Siracide, un sapiente giudaico vissuto due secoli prima di lui: «Se vuoi osservare i suoi comandamenti, essi ti custodiranno; se hai fiducia in lui, anche tu vivrai» (Sir 15,15). Siracide specifica che la Legge è finalizzata alla vita; senza Legge ci sono caos e morte. Le parole del Vangelo di oggi, collocate dopo le Beatitudini, indicano chiaramente la strada da percorrere per raggiungere la gioia piena promessa da Gesù. Le indicazioni che seguono sono estremamente concrete.

La Legge non regolamenta solo i comportamenti esteriori, ma anche i pensieri e le intenzioni. Per esempio, non vieta solo le azioni che danno morte, ma anche i pensieri che scatenano i conflitti che poi portano alla morte. Il grande pericolo, da cui Gesù mette in guardia sono le interpretazioni di comodo, ben espresse dal detto popolare: «Le leggi per gli avversari si applicano; per gli amici si interpretano». Il Vangelo documenta che così succedeva, a quel tempo, a proposito di omicidio, adulterio, divorzio e giuramenti. Gesù invita a superare il legalismo e ad andare al cuore, allo spirito della Legge. Solo così se ne coglie il vero significato.

La Legge come guida delle relazioni umane. In uno dei testi più concreti del Vangelo, Gesù ci insegna che le relazioni interpersonali belle, pulite, ricche devono avere quattro ingredienti fondamentali. Il primo è il controllo delle emozioni: sono esse che portano alle azioni violente. Il secondo è la disponibilità interiore al perdono, che deve esprimersi in gesti di riconciliazione. Il terzo sono i pensieri e gli sguardi puliti, perché le azioni riflettono i pensieri. Il quarto è la sincerità totale, che rende inutili anche i giuramenti. Questi atteggiamenti definiscono lo stile di vita del discepolo e illustrano lo stile di vita che aveva in mente Gesù: una novità per gli Ebrei e forse anche per noi, unica via per vivere la vita in pienezza!

Lidia e Battista Galvagno

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