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300 i nuovi posti auto nell’ex scalo ferroviario di Bra

300 i nuovi posti auto nell’ex scalo ferroviario di Bra

BRA La città sarà dotata di un nuovo parcheggio da 300 posti auto, che potrebbero anche raddoppiare (se si pensasse di realizzare un multipiano), a servizio sia dei pendolari sia del centro commerciale naturale. La struttura, che sarà completata da aree verdi, pista ciclabile e un’adeguata viabilità verso piazza Giolitti, sorgerà nell’area dell’ex scalo ferroviario, adiacente a via Trento e Trieste.

Spiega il primo cittadino Gianni Fogliato: «Dopo tre anni di lavoro e di incontri, caratterizzati anche dalla pandemia di Covid-19 che ha complicato molto le cose, siamo giunti alla definizione dell’utilizzo dell’area di pertinenza della ferrovia, ma che sarà acquistata dal Comune, auspico già entro l’anno: la realizzazione di un grande parcheggio, che non sarà una semplice colata di asfalto, bensì frutto di una riqualificazione urbanistica dell’intera zona». Ripercorrendo la storia di quest’area, torna subito in mente la prima destinazione per la quale si era immaginato di acquisirla da Rfi: realizzarvi una scuola media, in modo da spostare l’attuale sede delle medie Piumati da via Craveri in centro città, liberando così da un traffico importante la parte alta di Bra. Il progetto, che ebbe anche molte critiche e una forte opposizione, decadde nel momento in cui enti quali Regione e Provincia annunciarono la realizzazione del nuovo istituto Guala in piazza Giovanni Arpino. Lo spostamento dell’Istituto dei ragionieri ha immediatamente creato un effetto domino: liberando la storica sede di piazza Roma, ecco pronta la collocazione delle medie Piumati, che traslocheranno dunque nel cuore della città. Con l’ex scalo che torna a essere area da utilizzare, appunto, per un grande parcheggio.

Ancora il sindaco Fogliato: «Tantissimi gli incontri con i dirigenti Rfi, sia in presenza sia on-line: al momento stiamo ragionando anche di interventi di bonifica, di abbattimento di fabbricati esistenti e di costruzione di un muretto divisorio, per rendere quell’appezzamento idoneo al nostro progetto, che lo studio Geo engineering di Torino sta redigendo». Durante le molte riunioni con la dirigenza compartimentale delle Ferrovie, i funzionari Rfi hanno anche comunicato agli amministratori comunali l’indisponibilità alla cessione del binario 4 della stazione braidese, scelta questa che – purtroppo – non consente la realizzazione del sottopasso viario che avrebbe avuto uno sbocco su via Piumati, proprio a partire dall’area occupata dal binario che non viene dismesso. Conclude Fogliato: «Preso atto di questa scelta delle Ferrovie, proveremo a studiare un’altra soluzione per questo annoso problema del superamento del passaggio a livello».

 Valter Manzone

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