ALBA Il disboscamento è anatema, sottrae all’aria possibilità rigenerative, accumula anidride carbonica nell’atmosfera. Il gesto del taglio o dello sradicamento di un tronco si configura così come una condanna, una limitazione della libertà di respiro per l’intero ecosistema. Eppure nelle Langhe e nel Roero sono sempre meno i boschi, espiantati in favore di vigne e noccioleti. Nel tentativo di contribuire ad arrestare questa epidemia “sottrattiva” la comunità Laudato si’ Gazzetta d’Alba, in collaborazione con l’associazione Nel viale, ha organizzato a fine aprile una festa nel quartiere Masera. Durante l’incontro sono state concimate e abbeverate le piante messe a dimora lo scorso autunno – 30 esemplari di specie differenti – e sono state organizzate attività per i residenti.
Spiega Giovanni Montani, referente della comunità: «Durante le piantumazioni di fine 2022 erano stati protagonisti i bambini, che a ogni albero avevano attribuito uno dei loro nomi. A fine aprile nell’ambito della Giornata mondiale della Terra abbiamo voluto ripetere l’esperienza, riscontrando una grande partecipazione di pubblico. Al mattino sono stati distribuiti sacchetti per la raccolta differenziata in collaborazione con il Comune di Alba, mentre nel pomeriggio un gruppo consistente di cittadini del quartiere ha provveduto alla pulizia dei prati con la raccolta di molti sacchi di immondizia. A queste pratiche è seguita la festa dedicata ai bambini insieme alla cura degli alberi messi a dimora. Gli esemplari nonostante la siccità hanno superato bene l’inverno. Poi è seguita la caccia al tesoro, con merenda finale e premiazione con piccoli diplomi. Il tutto si è svolto in un bel clima di festa, partecipazione e gioia».
Conclude Montani: «Queste piccole celebrazioni, e soprattutto la grande partecipazione di cittadini, dimostrano l’importanza del coinvolgimento personale nella cura del territorio e nel creare uno spirito di coesione comunitaria. Nel complesso problema del cambiamento climatico, l’azione individuale e la generazione di consapevolezza rappresentano concrete possibilità di cura per la nostra Terra».
m.v.
