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Con Nodes il Pnrr destina 4,6 milioni di euro alle innovazioni nel settore agroalimentare

BRA Investire nella tecnologia, puntando alla sostenibilità della filiera agroalimentare, è l’obiettivo del programma Nodes (Nord-ovest digitale e sostenibile) finanziato con 4,6 milioni di euro dal Pnrr. Il punto focale è lo spoke 7 coordinato dall’Università si Pollenzo che ha ospitato mercoledì 12 aprile l’evento di lancio del programma di finanziamento per le imprese: sono previsti bandi a cascata, dottorati di ricerca in ottica industriale e iniziative di sostegno per l’innovazione e il trasferimento tecnologico della ricerca.

Le imprese e i soggetti interessati possono trovare tutte le informazioni al link:  https://www.ecs-nodes.eu

All’incontro erano presenti la responsabile per la ricerca e l’Innovazione dell’hub Nodes Raffaella Di Nardo, la responsabile scientifica dello spoke tematico sull’agroindustria secondaria e del relativo programma di bandi a cascata Luisa Torri, Dario Vallauri del polo Agrifood – Miac Scpa e Roberto Strocco di Unioncamere Piemonte.

L’ecosistema dell’innovazione Nodes vede tra i suoi partner atenei, poli di innovazione, centri di ricerca pubblici o privati, incubatori, un acceleratore e un competence centre operanti in Piemonte, Valle d’Aosta e nelle province di Pavia, Como e Varese, che hanno dato vita a un network di lavoro sulle tematiche aerospazio e mobilità sostenibile, green technologies e industria sostenibile, industria del turismo e cultura, montagna digitale e sostenibile, industria della salute e silver economy, agroindustria primaria e agroindustria secondaria.

Lo Spoke 7, dedicato all’agroindustria secondaria, vede, oltre all’Università di scienze gastronomiche come referente scientifico, la partecipazione di Politecnico di Torino, Università degli studi di Torino, Università di Pavia, Agrifood – Miac Scpa e Università degli studi di Palermo.

«La sfida dello spoke 7 – ha affermato il Rettore dell’Università di Scienze Gastronomiche Bartolomeo Biolatti – è di contribuire all’innovazione di questo sistema, attraverso il miglioramento della sua competitività, per garantire produzioni alimentari salubri, di alta qualità e sostenibili. Saranno finanziate la ricerca sulle filiere di origine animale e vegetale, contestualmente alla formazione e all’innovazione delle imprese. Queste ultime si potranno confrontare e collaborare con i ricercatori per far nascere nuovi progetti di ricerca attraverso un processo di co-creazione».

All’interno di Nodes, il programma di bandi a cascata legato allo Spoke 7 destina 4,6 milioni di euro a imprese del settore agroalimentare – in particolare a Pmi e start-up del territorio interessato dal progetto e del Mezzogiorno, anche in collaborazione con le grandi imprese – per sostenere investimenti in innovazione tecnologica e sostenibilità alimentare. Tali aree sono infatti di fondamentale importanza per rafforzare e rendere più competitivo il tessuto imprenditoriale, contribuendo quindi a far crescere l’occupazione attraverso la valorizzazione del territorio e delle comunità produttive locali.

Con Nodes il Pnrr destina 4,6 milioni di euro alle innovazioni nel settore agroalimentare
L’intervento di Luisa Torri

Luisa Torri, responsabile scientifica dello Spoke 7 agroindustria secondaria ha spiegato che «le tematiche su cui potranno essere sviluppate le proposte progettuali da presentare riguardano: produzioni alimentari sicure, salutari e di alta qualità (healthy food), rese sostenibili grazie all’applicazione di principi dell’economia circolare (green food) e sistemi intelligenti, nuovi processi e strumenti per la trasformazione alimentare sostenuti dai nuovi paradigmi dell’industria 4.0 e 5.0 (smart food)».

I bandi a cascata per le imprese vedono una collaborazione istituzionale con Unioncamere Piemonte volta ad aumentare la competitività delle imprese e a supportare la gestione ottimale dei bandi.

I 4,6 milioni di euro di fondi destinati ai bandi per le imprese del solo settore agroalimentare secondario si dividono in iniziative per sostenere progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, l’accesso a servizi di innovazione nell’ambito del settore in cui operano le imprese e progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale per le regioni del Mezzogiorno. A questi finanziamenti si aggiungono oltre 800 mila euro di fondi per sostenere progetti di Proof of concept ad alto impatto sociale ed economico finalizzati a costruire nuove realtà imprenditoriali.

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