Ultime notizie

L’augurio del vescovo Marco Brunetti: «Chi celebra Pasqua con Gesù ritrova la speranza»

ALBA Come gli apostoli nel cenacolo, anche noi «siamo chiusi e spaventati: guerre, epidemie, terremoti, naufraghi morti, e non si sa se c’è più dolore per il vicinissimo passato o più paura per il futuro che ci attende. Le porte sono ben chiuse, siamo a rischio, sembra venir meno la speranza». Però proprio come i discepoli, che «hanno celebrato la gioia della Pasqua attorno all’altare che è Gesù stesso in mezzo a loro», anche noi possiamo ritrovare la speranza.

L’augurio del vescovo Marco Brunetti: «Chi celebra Pasqua con Gesù ritrova la speranza»

L’augurio del vescovo di Alba, monsignor Marco Brunetti, per una buona Pasqua parte dalla riflessione dei tre verbi presenti nel Vangelo di Giovanni (20,19-31), con Gesù che “venne, stette e disse” ai suoi discepoli nel cenacolo, mostrando le mani bucate e il costato trafitto, ma ridando loro speranza perché risorto: «E i discepoli gioirono al vedere il Signore».

Gli auguri del vescovo Brunetti per la Pasqua 2020: «Celebriamo la vittoria della vita sulla morte» 2

GLI AUGURI IN OCCASIONE DELLA PASQUA DI RISURREZIONE 2023 DI MARCO BRUNETTI VESCOVO DI ALBA

«La sera di quel giorno venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: “Pace a voi!”. Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore» (Gv 20,19-31).

Il giorno è quello della risurrezione, o meglio la sera. Siamo chiusi e spaventati, come gli apostoli: guerre, epidemie, terremoti, naufraghi morti, e non si sa se c’è più dolore per il vicinissimo passato o più paura per il futuro che ci attende. Le porte sono ben chiuse, siamo a rischio, sembra venir meno la speranza. In un ambiente simile, tre verbi rassicurano i discepoli, ma anche tutti noi e chiunque ascolta e riceve la Parola santa del Vangelo: venne, stette, disse.

  • Questo verbo riporta all’incarnazione: «E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi» (Gv 1,14). Questo è il verbo che dice la vocazione del Figlio di Dio, il veniente, colui che cerca sempre nuove strade per raggiungerci e fare comunione con noi.
  • Questo è il verbo della risurrezione: si trova solo negli ultimi due capitoli del Vangelo di Giovanni. Sta chi ha compiuto un viaggio, si può fermare, e gioisce di questo fermarsi: Gesù risorto sta, non in un egoistico divano, con tutti i comfort, ma in mezzo ai suoi. Stare in mezzo è spesso identificato come stare al centro dell’attenzione. In realtà stare in mezzo è un luogo molto scomodo: sei guardato da tutti e non puoi farti da parte.
  • La Parola non può che esprimersi e comunicare. Questo è il verbo che accompagna ogni istante della vita del Signore, non perché fosse un parolaio, tutt’altro, ma perché la sua è Parola che salva, e come tale viene offerta.

    Disse “Pace”, proprio ciò che manca a questo mondo, proprio ciò che manca oggi, una pace non solo annunciata ma realizzata concretamente, e Gesù mostra i luoghi della pace: le mani bucate e il costato trafitto. Dopo la croce e la morte, Dio si mostra vivo, ma non solo: offre alla vista le sue ferite, prezzo della pace che ci è donata, costo del nostro riscatto.

La risurrezione di Gesù è una risurrezione ferita, che si è resa vulnerabile per poter essere l’esperienza di chiunque; tutti siamo feriti e tutti sentiamo una profonda necessità di essere salvati, da noi stessi, dal caso, dal nulla. Gesù risorto e ferito ci viene incontro non solo per salvarci, ma per offrirci un’esperienza di risurrezione, e proprio le nostre ferite insieme alle sue, sono la via che permette tale esperienza.

    I discepoli gioirono al vedere il Signore. Gioia, grazia, rallegrarsi, eucaristia hanno origine dallo stesso verbo greco, il verbo dell’annunciazione: «Rallégrati, piena di grazia» (Lc 1,28). I discepoli quella sera con Gesù hanno celebrato la gioia della Pasqua attorno all’altare che è Gesù stesso in mezzo a loro e hanno ritrovato la speranza.

Questi siano i nostri sentimenti per un’autentica Pasqua di risurrezione.

A tutti buona Pasqua!

†Marco, vescovo

Pasqua di risurrezione del Signore, 9 aprile 2023

Banner Gazzetta d'Alba