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Uncem Piemonte: contro le liste esterne introdurre la raccolta di firme anche nei piccoli centri

Prime mosse in vista delle elezioni comunali

ENTI LOCALI «Anche questa volta, tra i Comuni al voto il 14-15 maggio, sono arrivate le liste di bandiera di partiti e movimenti. Ovvero formazioni fatte dall’esterno dei Comuni, quasi sempre con persone che non vivono nella realtà dove si candidano». Lo fa notare Roberto Colombero, presidente di Uncem Piemonte.  In Langa, per esempio, è accaduto a Cossano Belbo e nel Roero a Montaldo.

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Il presidente dell’Uncem Piemonte Roberto Colombero.

Prosegue Colombero: «Tutto è legittimo e possibile in base alla legge vigente, ma non è democrazia quella per cui un partito o un gruppo semi-organizzato approda in un Comune montano, considerato periferia dell’impero facilmente scalabile, senza conoscerlo, tanto per provare ad avere uno o due o tre consiglieri». Conclude il presidente di Uncem Piemonte: «È un tema complesso, ma che dovrà essere affrontato al più presto. Mentre Governo e Parlamento rinviano ogni discussione sul testo unico degli Enti locali, insistendo solo sull’elezione diretta per le Province, nei Comuni assistiamo a una difficoltà nell’individuare candidati locali, anche se forse oggi meno accentuata rispetto ad altre tornate amministrative. Continuano però ad arrivare nei paesi liste e candidati dall’esterno, tanto per dire che ci sono. Introdurre anche nei piccoli centri una raccolta di firme per la lista eviterebbe queste situazioni che servono a niente».

c.o.

 

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