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Economia: la Granda ha generato 21,5 miliardi di Pil nel corso del 2022

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CUNEO Nel 2022, la Granda ha generato oltre 21,5 miliardi di euro di prodotto interno lordo (+6,9% rispetto all’anno precedente) producendo il 14,7% della ricchezza totale regionale e l’1,1% di quella nazionale. Come valore aggiunto pro capite Cuneo ha registrato un dato medio superiore a quello regionale con 33.238 euro posizionandosi, per il secondo anno consecutivo, al primo posto tra le province piemontesi.

Il confronto tra le provincie del Piemonte

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Tutti i numeri sono contenuti nel Rapporto Cuneo 2023, realizzato dalla Camera di commercio e presentato lunedì 29 maggio al Rondò dei talenti come tappa di avvicinamento al Festival internazionale dell’economia,  che si svolgerà nel capoluogo piemontese dal 1° al 4 giugno e sarà incentrato sul tema della globalizzazione e dei territori.

I principali numeri dell’economia in provincia di Cuneo nel 2022

  • 80.842 localizzazioni (sedi di impresa+unità locali)
  • -0,20% tasso di crescita del tessuto imprenditoriale
  • 21.5 miliardi di euro Prodotto Interno Lordo (+6,9%)
  • 33.238 euro Valore aggiunto pro capite (+2,6%)
  • 9.86 miliardi di euro Export (+7,1%)
  • 70,3% tasso di occupazione (15-64 anni)
  • 3,7% tasso di disoccupazione (15-64 anni)
  • 1.858.000 presenze turistiche (+30,1%)

Un mercato del lavoro sano

Nel 2022 il mercato del lavoro ha confermato la propria solidità con un aumento dei livelli occupazionali e un calo della disoccupazione. Il tasso di occupazione provinciale si è attestato al 70,3%, con +0,7 rispetto al 2021 e +0,8 rispetto al 2019 (ultimo anno pre-pandemia), dato largamente superiore al 66,3% registrato dal Piemonte e oltre 10 punti in più rispetto al 60,1% che costituisce la media nazionale. Il tasso di occupazione ha visto la nostra provincia primeggiare nella graduatoria regionale e collocarsi al sesto posto assoluto in quella nazionale.

Cuneo conferma di avere un mercato del lavoro sano, in grado di fronteggiare efficacemente le difficoltà degli ultimi anni.

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Analizzando il tasso di disoccupazione (3,7%) appare evidente come la provincia di Cuneo mostri una situazione migliore rispetto alla media regionale (6,6%) e a quella nazionale (8,2%). In analogia con il livello nazionale anche nel Cuneese si riscontra un evidente scarto di genere: quello maschile si attesta al 3,3% e quello femminile al 4,3%. Il numero medio di occupati in provincia di Cuneo nel 2022 si è attestato a 263 mila, in aumento dello 0,8% rispetto alla media 2021, ma stabile rispetto al 2019. Il 56,3% è rappresentato dagli uomini, contro il 43,7% delle donne. Il 70,7% è costituito da lavoratori dipendenti, contro il 29,3% degli indipendenti.

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Secondo il Registro delle Imprese dell’Ente camerale, il tessuto imprenditoriale cuneese, al 31 dicembre 2022, rileva 65.531 sedi di impresa con un tasso di crescita del -0,20%, inferiore rispetto al dato regionale (+0,25%) e nazionale (+0,79%). Cuneo si conferma al secondo posto in Piemonte, dopo Torino, per consistenza, con una quota del 15,4% sul totale delle sedi d’impresa regionali.
Tra le forme giuridiche aumentano le società di capitale (+4,04%) si rafforza il settore artigiano che rappresenta oltre un quarto delle realtà aziendali della provincia e cresce per il secondo anno consecutivo registrando un aumento del +1,01%. È in calo la componente femminile (-1,5%), mentre le imprese guidate da giovani con meno di 35 anni crescono del 10,8%. Aumenta anche il numero delle imprese straniere (+10,2%) con un tasso di crescita più che doppio rispetto a quello regionale (+5,0%).

L’export

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L’export ha registrato una crescita del 7,1% che ha portato il valore a sfiorare i 10 miliardi di euro, con un aumento percentuale più ridotto rispetto a quanto fatto registrare sia a livello regionale (+18,5%) che nazionale (+20,0%). Nell’area Ue-27 i mercati più importanti si confermano quello francese e tedesco, con una crescita del 3,4% e dell’1,8%, mentre per il bacino extra Ue-27 i mercati di riferimento continuano a essere gli Stati Uniti e il Regno Unito con una crescita, rispettivamente, dell’1,2% e del 9,1%.

Il turismo

Il turismo ha ripreso a camminare. Nel 2022 le presenze (1.857.702) sono aumentate del 30,1% e gli arrivi (797.461) del 33,8%. Il 94,6% dei turisti è di origine europea mentre i viaggiatori italiani hanno rappresentato il 61,8% del totale, in calo rispetto al 69,0% dell’anno precedente fortemente caratterizzato da un turismo di prossimità. La crescita degli arrivi (+31,7%) registrata da Atl Langhe, Monferrato, Roero è stata più contenuta rispetto a quella fatta segnare da Atl del Cuneese (+38,4%) che non ha però raggiunto i numeri del periodo pre-pandemico, soprattutto a causa delle difficoltà nei collegamenti con la vicina Francia, che hanno avuto un forte impatto negativo soprattutto sulle destinazioni montane e sulla stagione sciistica.

Mauro Gola: «Il sistema imprenditoriale ha retto»

«Un anno fa le previsioni economiche erano negative ma è evidente che il sistema imprenditoriale cuneese ha retto molto bene e si è dimostrato resiliente – ha affermato il presidente della Camera di commercio di Cuneo Mauro Gola. I dati della relazione economica, arricchiti dalle informazioni ricavate dagli studi di Infocamere, restituiscono il quadro di un territorio che, malgrado le difficoltà, ha saputo crescere, fronteggiare le criticità, aumentare il Prodotto Interno Lordo, le esportazioni e i livelli occupazionali e anche i primi dati di quest’anno inducono a un cauto ottimismo».Economia: la Granda ha generato 21,5 miliardi di Pil nel corso del 2022 4

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