Maestri del lavoro, Daniele si è spostato a Canale per seguire la Campari

Maestri del lavoro, Daniele si è spostato a Canale per seguire la Campari

LA STORIA Daniele Ciarfella è nato nel 1961 A Torre de’ Passeri (provincia di Pescara), è sposato con Debora e ha due figli, Antonio e Andrea. La Stella al merito è arrivata dopo una vita alla Campari. Racconta il neomaestro: «Dopo il diploma sono entrato per poco tempo nell’azienda di famiglia, nel commercio di bestiame. Si è poi presentata l’opportunità di lavorare nel nuovo stabilimento Campari di Sulmona: entrai nel gruppo il 4 maggio 1987. All’inizio svolsi quattro mesi di formazione a Crodo, in Piemonte, mentre a Sulmona ho trascorso 21 anni. Imbottigliavamo bevande come Orange soda e Lemon soda, ma nel 2008 ha chiuso: dei cento dipendenti, l’anno prima, in dieci ci siamo trasferiti volontariamente. Così sono arrivato a Canale, Comune in cui vivo e lavoro tuttora. Sono stato impiegato amministrativo, svolgendo diverse mansioni: dalla gestione fatturazioni agli acquisti. Ora sono impiegato tecnico, mi occupo del magazzino ricambi dello stabilimento».

Dei suoi vecchi colleghi, «circa quindici sono ancora nella stessa fabbrica, dopo che un nuovo gruppo l’aveva rilevata. A Canale mi trovo bene, qui, a differenza delle mie zone, ci sono tante piccole aziende che riescono a tenere vivo l’ambiente lavorativo. In Abruzzo c’è molta disoccupazione e in tanti devono spostarsi. Ma finché si resta in Italia è un conto: il dramma, per i giovani, è doversi trasferire all’estero».  d.ba.

Quattro albesi sono stati nominati Maestri del lavoro

RICONOSCIMENTI Ogni anno, il presidente della Repubblica concede, tramite decreto e su proposta del Ministero del lavoro, mille Stelle al merito del lavoro, riconoscimento che dà, agli insigniti, il titolo di Maestro del lavoro. La valutazione è effettuata sulla base di segnalazioni da parte delle aziende e autocandidature: in ogni caso, una commissione verifica i curricula. Nel Lazio è il presiedente della Repubblica a occuparsi della consegna, durante una cerimonia al Quirinale; nelle altre Regioni sono i prefetti, i massimi rappresentanti dello Stato sul territorio, a provvedere.

L’onorificenza è data a lavoratori dipendenti, con almeno venticinque anni di servizio e cinquant’anni di età, particolarmente distintisi nella professione per perizia, laboriosità e buona condotta morale. Tutto si può riassumere nel motto: «Essere di esempio, incitamento, insegnamento agli altri».

Il Piemonte, quest’anno, ha ottenuto, nel complesso, 89 nuove nomine. La cerimonia si è tenuta il primo maggio al conservatorio Verdi di Torino. Dei neomaestri, undici sono della Granda: Anna Barberis di Lesegno, dipendente della Silvachimica; Giovanni Bonino di Diano e Luigi Revello di Alba della Ferrero; Daniele Ciarfella di Canale, della Campari; Carlo Ferrero di Fossano, della Sofidel; Anna Guzzo di Vicoforte, dipendente della Ledoga; Ericprimo Poles di Vicoforte, della Silvatam; Mariella Racca di Alba, della Soremartec; Giovanna Sciandra di Mondovì, della E-distribuzione; Bruno Trinchero di Costigliole Saluzzo, della Leonardo; Piero Vietti di Cuneo, della Michelin.

I Maestri del lavoro sono riuniti, dal 1956, in una federazione nazionale, suddivisa a sua volta in sezioni regionali e provinciali. Quella cuneese ha sede alla fondazione Ferrero ed è presieduta dal console Umberto Bona: originario del Biellese, ha trascorso la sua vita lavorativa alla Ferrero. La segreteria è aperta ogni primo mercoledì del mese, dalle 9.30 alle 11.30.

Come da tradizione, sabato 27 maggio, al ristorante La tavola del chiostro di Vicoforte, si è svolta la cerimonia di consegna ai neomaestri delle Targhe d’onore della Camera di commercio di Cuneo. Spiega Bona: «In tutto, in provincia di Cuneo siamo 272: 205 uomini e 67 donne. Nella riunione abbiamo ricordato i tre recentemente deceduti, Renzo Liberale, Giovanni Sobrero e Italo Goffi. È stato il momento per fare il punto sulle attività dell’anno trascorso e anticipare quelle in programma. Ad Alba abbiamo partecipato all’inaugurazione dei rinnovati giardini che, dagli anni Settanta, sono dedicati ai Maestri del lavoro». Nella giornata di festa il gruppo ha visitato tre aziende: «La vetreria Agc di Cuneo, la cartiera Smurfit di Verzuolo e la Sant’Anna di Vinadio. Nei prossimi mesi organizzeremo un incontro all’Università di Pollenzo (cui parteciperà Carlin Petrini), alla San Bernardo di Garessio, alla Michelin di Cuneo e alla Saint Gobain di Savigliano. Sono ripresi, dopo tre anni, i momenti formativi per le scuole: ci siamo recati in 44 plessi della Granda e abbiamo incontrato 3.866 studenti. Con 1.287 di loro siamo andati a visitare le aziende, tra cui la Ferrero».

Il 2023 è l’anno del centenario dell’istituzione della Stella al merito: «A inizio ottobre, si terrà il convegno regionale, la seconda assemblea annuale cuneese sarà a fine novembre. Ci stiamo organizzando per l’assemblea nazionale, prevista a fine di marzo 2024 sul Lago di Garda», conclude.  d.ba

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