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Lavoro nella Granda: a luglio sono previste 5.840 nuove assunzioni

L’83% delle entrate delle aziende cuneesi riguarderà i lavoratori dipendenti, il 13% i lavoratori somministrati, l’1% i collaboratori e il 3% gli altri lavoratori

Il mondo del lavoro nel 2019: l'analisi di Enzo De Fusco e Eufranio Massi

L’ANALISI Sono 5.840 i nuovi contratti di lavoro programmati dalle imprese cuneesi per luglio 2023, 670 in più (+12,5%) rispetto a un anno fa; valore che sale a 15.910 se si considera l’intero trimestre luglio-settembre 2023 con 1.230 assunzioni previste in più (+8,4%) rispetto al medesimo trimestre del 2022. Questi sono alcuni dei dati contenuti nel bollettino e nelle tavole del Sistema informativo Excelsior che, per la nostra provincia, confermano una crescita della domanda di lavoro delle imprese.

L’83% delle entrate delle aziende cuneesi riguarderà i lavoratori dipendenti, il 13% i lavoratori somministrati, l’1% i collaboratori e il 3% gli altri lavoratori non alle dipendenze. Nel 23% dei casi le entrate previste saranno stabili, ossia con un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nel 77% saranno a termine (a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita).

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Entrate previste a luglio 2023 per tipologia di contratto

Delle 5.840 entrate previste in provincia di Cuneo nel mese di luglio 2023 l’8% è rappresentato da laureati, il 25% da diplomati, mentre le qualifiche professionali e l’assenza di un titolo specifico pesano rispettivamente il 31% e il 35%. Le entrate previste si concentreranno per il 59% nelle imprese con meno di 50 dipendenti.

Sono i servizi a creare domanda di lavoro

Considerando i dati di luglio 2023 emerge come siano i servizi a formare, ancora una volta, la fetta più consistente della domanda di lavoro con il 61,3% del totale delle entrate (con 680 unità in più rispetto a luglio 2022 e 980 rispetto al trimestre luglio-settembre 2022). L’industria programma invece 2.260 entrate, generando il 38,7% della domanda totale del periodo, segnando una flessione di 20 unità rispetto all’anno precedente e un incremento di 260 rispetto al trimestre luglio-settembre 2022. Nel dettaglio per ciò che concerne l’industria, 1.780 entrate riguardano il comparto manifatturiero e 480 quello edile.

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Entrate previste dalle imprese a luglio 2023 per livello di istruzione.

Tra i settori si rileva un buon interesse da parte delle imprese dei servizi di alloggio e ristorazione con 2.870 entrate previste nel trimestre in esame pari al 18,0% di quelle complessive, seguito dalle industrie alimentari, bevande e tabacco con 2.240 assunzioni previste ovvero il 14,1% e il commercio (2.000 entrate) pari al 12,6%.

Il 39% delle entrate previste a luglio 2023 sarà destinato agli operai specializzati e conduttori di impianti. I profili generici e quello dei dirigenti, specialisti e tecnici genereranno entrambi il 12%, mentre le professioni commerciali e dei servizi il 31% e solo il 6% sarà rappresentato da impiegati.

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Entrate previste dalle imprese a luglio 2023 per settore.

A livello di area funzionale il peso maggiore è dato dalla produzione beni ed erogazione di servizi (55%), seguita dalla logistica (14%), dall’area commerciale e vendita (13%), da quella tecnica e di progettazione al 12%, dall’area amministrativa accompagnata da quella direzionale che pesano rispettivamente per il 4% e il 2% delle assunzioni previste.

«Continuano ad arrivare segnali positivi dal mondo imprenditoriale. Cresce la domanda di lavoro per il settore dei servizi e dell’industria – afferma il presidente Mauro Gola – Permane però il disallineamento tra domanda e offerta che è uno dei maggiori problemi del mercato del lavoro italiano e genera una difficoltà da parte delle aziende nel reperire i profili professionali ricercati. Dobbiamo aiutare gli studenti a orientarsi nel mondo del lavoro e a scegliere percorsi di studio più adeguati alle proprie attitudini e più rispondenti alle esigenze delle imprese e del sistema produttivo».

Permangono ancora difficoltà di reperimento di alcune figure professionali e in 53 casi su 100 le imprese si troveranno a dover gestire questa criticità.

Le professioni più difficili da reperire nel mese di luglio 2023

 

  Assunzioni programmate di cui difficoltà di reperimento
Operai specializzati installazione/manutenzione attrezzature elettriche/elettroniche 140 90,1%
Addetti alla segreteria e agli affari generali 140 77,1%
Meccanici artigianali, montatori, riparatori 110 76,6%
Conduttori di veicoli a motore e a trazione animale 180 75,1%
Esercenti e addetti nelle attività di ristorazione 1.160 73,5%
Operai specializzati, addetti costruzioni 110 73,1%
Fonditori, saldatori, lattonieri 160 72,0%
Ingegneri 50 71,7%
Fabbri ferrai, costruttori di utensili 90 70,8%
Tecnici informatici, telematici e delle telecomunicazioni 80 70,4%
TOTALE ASSUNZIONI PROGRAMMATE 5.840 53,2%

 

A tal proposito le professioni più difficili da reperire in provincia a luglio 2023 risultano operai specializzati nell’installazione o nella manutenzione di apparecchiature elettriche (90 imprese su 100), addetti alla segreteria e affari generali (77 su 100); meccanici artigianali, montatori e riparatori (77 su 100); conduttori di veicoli a motore e a trazione animale (75 su 100); esercenti e addetti nelle attività di ristorazione (74 su 100); operai specializzati, addetti costruzioni (73 su 100); fonditori, saldatori, lattonieri, (72 su 100); ingegneri (72 su 100); fabbri ferrai, costruttori di utensili (71 su 100); tecnici informatici, telematici e delle telecomunicazioni (70 su 100).

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